venerdì 7 marzo 2014
"Un ragionevole dubbio" per lo spettatore: perché Peter Howitt firma un convenzionale thriller con uno pseudonimo?
Un convenzionale thriller del regista di "Sliding Doors" (Peter Howitt) che però lo 'firma' con lo pseudonimo Peter P. Croudins, perciò "Un ragionevole dubbio" (titolo quanto mai azzeccato) assale lo spettatore stesso. Perché ha accettato di farlo se non era convinto della sceneggiatura di Peter A. Dowling? Forse si è trattato delle solite ragioni 'alimentari' o per il fatto di lavorare con un attore del calibro di Samuel L. Jackson a confronto con il giovane in ascesa Dominic Cooper, da "Mamma Mia!" e "An Education" a "Capitan America: il primo vendicatore".
Storia non originale, resa tecnica standard per un prodotto dallo stile tradizionale (televisivo) che, oltre ad un efficace cast, ha una buona ambientazione invernale a Chicago, ma interamente girata a Winnipeg, in Canada. Infatti, oltre alle incongruenze e a certe scene inverosimili della sceneggiatura, la pellicola non riesce a coinvolgere e ad emozionare lo spettatore, anche perché la suspense latita e il ritmo non è quello giusto, nemmeno nelle sequenze di azione.
Il giovane procuratore distrettuale in carriera Mitch Brockden (Cooper) si ritrova all'improvviso in una situazione fuori controllo a causa di una decisione avventata. Diventato padre da poco e, dopo aver festeggiato con gli amici, si mette al volante ubriaco e, tornando a casa, investe accidentalmente un passante. Non volendo usare il proprio cellulare, dato che può essere rintracciato, chiama i soccorsi da un telefono pubblico, ma preoccupato per le conseguenze su famiglia e carriera, abbandona il luogo dell'incidente.
L'indomani Mitch apprende dal tg che un certo Clinton Davis (Jackson) è stato arrestato per l'omicidio di Cecil Akerman, il passante da lui investito. Lui conosce la verità ma rivelandola comprometterebbe se stesso. Ossessionato dal senso di colpa e per evitare che un innocente paghi al suo posto, si fa attribuire il caso come pubblico accusatore di Davis, sperando di farlo assolvere, e ci riesce. Ma subito dopo scopre...
Non possiamo rivelare altro per non togliere al pubblico l'occasione dell'unica vera sorpresa del caso, anch'essa non nuova perché già al centro di capolavori di Alfred Hitchcock e Billy Wilder, per citarne solo i più celebri.
Nel cast anche Gloria Reuben (detective Blake Kanon), volto noto del piccolo ("Law & Order) e del grande schermo (da "Timecop" a "Lincoln"); Ryan Robbins (Jimmy Logan); Erin Karpluk (Rachel Brockden), Dylan Taylor (Stuart Wilson), da "L'incredibile Hulk" a "Tideland".
José de Arcangelo
(1 1/2 stella su 5)
Nelle sale dal 6 marzo distribuito da Adler Entertainment
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