giovedì 26 giugno 2014

"Big Wedding", una commedia degli equivoci (solo) sulla scia dei classici di ieri e di oggi per De Niro, Keaton, Sarandon e Williams

Una commedia degli equivoci, fra sentimenti e sorrisi, litigi e lacrime su un argomento, il matrimonio, che da sempre è stato al centro di grandi commedie americane e non solo, basterebbe ricordare qualche classico hollywoodiano, da "Il padre della sposa" di Vincent Minnelli (1950) e "Scandalo a Filadelfia" di George Cukor (1940) a
"Un matrimonio" di Robert Altman (1978) per farsene un'idea. Ma qui e ora non vale nemmeno la pena scomodare i grandi maestri del passato né tantomeno è il caso di fare confronti, perché "Big Wedding", scritta e diretta da Justin Zackham non è né originale né coinvolgente - tra l'altro è il rifacimento del francese "Mon frère se marie", tant'è che l'argomento ha ispirato anche l'ultimo film (uscito in Italia) con Dany Boon "Tutta colpe del vulcano" -, tranne per un cast di superstar capeggiato da Robert De Niro e Diane Keaton, tra Susan Sarandon e Robin Williams, nelle vesti di padre Moinighan. Del resto è solo lo spunto a ricordare i veri capolavori del genere. Infatti, il punto di forza sono proprio gli attori anche se un po' sprecati, visto che non si sforzano troppo per rendere credibili e divertenti cliché e stereotipi, già esauriti con la serie "Ti presento i miei" con Ben Stiller e De Niro, appunto.
Don (De Niro) ed Ellie (Keaton), divorziati da anni, sono rimasti apparentemente in ottimi rapporti anche se lui vive da tempo con la nuova compagna Bebe (Sarandon), ex migliore amica proprio di lei. Purtroppo, i tre sono costretti a riunirsi dopo tanto tempo nella stessa villa per un evento speciale: il matrimonio di Alejandro (Ben Barnes), figlio (colombiano) adottivo degli ex coniugi. E, per l’occasione, il futuro sposo riabbraccerà anche la madre biologica, Madonna (Patricia Rae), in arrivo direttamente dal Sudamerica con l'altra figlia.
Ma, alla vigilia delle nozze, Alejandro confessa di non aver mai rivelato alla madre il divorzio dei suoi genitori adottivi, visto che Madonna è una fervente e tradizionalista cattolica e lui ha sempre avuto paura di deluderla. Per questa ragione, il giovane chiede agli amorevoli genitori di fingersi ancora marito e moglie per tutta la durata delle celebrazioni.
Naturalmente, la situazione crea i consueti equivoci del caso, a cui si aggiungono quelli dei fratellastri, dalla presunta sterile Lyla (Katherine Heighl, l'unica a spiccare in un ruolo non convenzionale ed efficace) al dottor Jared (Topher Grace) e, ovviamente, alla sposa Missy (la sempre affascinante Amanda Seyfried, ex Capuccetto Rosso).
Quindi, un 'passatempo' in compagnia di alcuni dei nostri divi preferiti, questa è forse la ragione per cui la pellicola - acquistata dalla Leone Film - ci arriva quasi due anni dopo della realizzazione, come diversivo per la nostra calda estate. Nel nutrito cast anche Christine Ebersole (Muffin, la suocera), Kyle Bornheimer (Andrew, compagno di Lyla), David Rasche (Barry, il suocero), Ana Ayora (Nuria, la sorella vera), Megan Ketch (Jane) e Christa Campbell (Kim) José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 26 giugno distribuito da Universal International Pictures Italia

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