martedì 10 giugno 2014
Fabio Segatori e Paola Columba presentano la commedia d'azione siciliana tutta al femminile "Ragazze a mano armata"
A quindici anni da "Terra bruciata", torna alla regia fiction Fabio Segatori - nel frattempo aveva continuato a lavorare come produttore e sceneggiatore, firmando anche un documentario -, con una commedia poliziesca tutta italiana, anzi siciliana, e soprattutto al femminile: "Ragazze a mano armata", prodotto e distribuito dalla Baby Films - in collaborazione con Sicilia Film Commission e Secundum Naturam - nelle sale dal 19 giugno. Divertente con garbo e originalità.
Di Corleone ma oneste, Emma (Federica De Cola), Gioia (Giovanna D'Angi) e Stella(Gianna Verdelli), tre studentesse fuorisede, durante una furibonda lite, inavvertitamente bruciano una borsa con un milione di euro, lasciato nel loro appartamento da una loro bella 'coinquilina', Beatrice (Karin Proia), rapinatrice in fuga. Minacciate da un malavitoso romano, le tre ragazze saranno costrette a improvvisarsi improbabili rapinatrici ma..
"L'attività della Baby Films - esordisce Paola Columba co-produttrice e co-sceneggiatrice, oltre che socia, col regista - va dalla produzione alla distribuzione. Dopo la commedia teatrale omonima andata in scena a Roma, abbiamo scritto la sceneggiatura pensando che potesse diventare un film leggero. A noi piace mantenere questa indipendenza che in realtà significa libertà. Siamo un gruppo di lavoro affiatato, interessato al bene del prodotto, lavoriamo con low budget, in questo caso proprio bassissimo: tutto in 18 giorni, e rispetto alle produzioni dal percorso ufficiale, il nostro è un film un po' atipico, libero e noi siamo dei ragazzi degli anni '70".
"Cerchiamo di fare quello che non c'è - ribatte Segatori -, fuori dalla solita formula, cercare strade nuove. Il nostro è un piccolo film, realizzato in super economia; veniamo da esperienze internazionali e abbiamo imparato a girare velocemente, a produrre con tre unità in contemporanea, ogni giorno si girano in questo modo il triplo d'inquadrature. Karin l'avevo conosciuta tanti anni fa ed era stata fantastica; con Nino (Frassica) non avevo mai potuto lavorare insieme, e ho pensato che il ruolo di pasticcere poteva farlo. Federica (De Cola) non la conoscevo ma anche lei è fantastica, lo stesso vale per Gianna (Verdelli), Giovanna (D'Angi) è stata protagonista del musical 'HairSpray', una cantante-attrice che qui debutta nel cinema. E ci sentiamo veramente liberi quando possiamo evitare i raccomandati"
"E' interessante partire da una pagina bianca - dice sulle nuove tecnologie in proiezione e distribuzione - e ritrovarsi ora a mandare il nostro film via satellite nei cinema, possiamo controllare tutta la filiera e farlo in modo ecologico, con un'uscita standard e capillarmente, dal profondo della Sicilia a Milano, Torino, soprattutto in molte sale del circuito UCI. L'anteprima siciliana sarà il 19 giugno. Una donna siciliana, una storia siciliana, e Messina, la quale in certi momenti sembra una piccola San Francisco. E dallo stretto è l'unica occasione per vederla sul grande schermo, anche se sta diventando un vero polo d'attrazione per cineasti e tecnici. La scelta di girare in tre settimane è stata pazzesca, abbiamo dovuto correre come pazzi, un vero massacro, ma non ci sono snervanti pause d'attesa, è il 'metodo cinese'."
"Ho incontrato Paola e Fabio ad una scuola di recitazione di Messina - dichiara Frassica -, e ho sentito parlare del progetto; anche perché quando hai superato gli anta, ti piace stare e imparare dai giovani. Ho scoperto che stare con loro è come se campassi più anni. Ho accettato - afferma lanciando la sua consueta battuta -, anche se in quel periodo mi aveva chiamato Sorrentino per fare il ruolo di Servillo in 'La grande bellezza'. Ho girato nella mia città, nello stesso bar in cui Coppola ha ambientato Corleone ne 'Il padrino 3'. La luce, la bellezza, le ragazze che conosco sono brave, e anche altre che non conosco".
Anteprima dell'action-comedy al Festival di Taormina il 15 giugno, dove riceverà un premio dato dai ragazzi e destinato ai film girati in Sicilia o da registi siciliani, scelto solo tra lungometraggi o documentari.
"Le studentesse vivono in quel modo là - dice Federica De Cola -, sempre a rabattare qualche soldo per andare avanti, poi c'è la nostra cucina, e qualcosina in più. Giovanna è davvero la proprietaria della casa, ma si è subito buttata nel film, i vestiti sono suoi"
"E' stato molto divertente - afferma Karin Proia, la 'cattiva ragazza' del film -, non avevo mai visto un copione del genere, tutte donne tra azione e commedia. Come rifiutare? Conoscendo un artista, un matto, col low budget, la fatica e la forza di tenere insieme un gruppo, e motivarlo. Lodi a Fabio e a Paola per aver fatto una commedia divertente".
"Come prima esperienza è stata bellessima - dichiara Giovanna D'Angi -, in realtà mi ero proposta per fare l'aiuto regia, visto che così si dimagrisce, ma Fabio mi ha aperto una possibilità in più, mi sono trovata bene. E ha dato la visione giusta della donna siciliana in cui mi sono rispecchiata parecchio, a Messina ci sono davvero i campionati di cannoli e io li mangio sul serio".
"E' stato interessante - dice Massimiliano Frateschi nel ruolo di Filippo - perché Fabio mi ha proposto un personaggio molto diverso da me, da studente vivo una vita sregolata, seguo un sogno, invece Filippo gioca a scacchi, è serio, quello che non si aspettava che avessi un accesso al dente proprio due giorni prima delle riprese, e si è dovuto reinventare il fatto che andasse li a curarsi, con una guancia gonfia così; e questo ha dato il senso di uno che si cura da solo. Ho imparato il siciliano - io sono barese - con Fabio e i ragazzi del film".
"Sono tutti ragazzi sotto i trent'anni alla loro prima esperienza - prosegue il regista su cast e troupe -, dall'aiuto regista allo scenografo, dal direttore della fotografia Gianmarco Vetrano, operatore di macchina in Australia per un film con Angelina Jolie e Russell Crowe, alla scenografa Valeria Cariglia che ha lavorato con Proyas, prendendo duemila dollari a settimana. Siamo molto orgogliosi di dare delle opportunità ai ragazzi e a quelli che vorranno produrre a Messina. Le mani che hanno fatto il film sono di giovani che hanno versato questa loro energia e hanno bisogno di opportunità".
"Quello che avevo fatto prima è stata una vera scuola, ma dopo ho fatto "Terra bruciata", poi 'Hollywood Flies' che è uscito in tutto il mondo. Questa esperienza, dal punto di vista umano mi ha insegnato che il regista chiede al produttore di trovare i soldi, ma non trovano le soluzioni, perché parlano spesso con le persone che pongono i problemi e non con chi li deve affrontare. L'esperienza di regista/produttore è affascinante ma molto dura".
"Dopo un'esperienza come quella sanremese del 2005 - racconta la D'Angi sui chili in più -, scopri che ci stai male, poi ti rende conto che se per te non è un problema va bene così. Ho dovuto accettarmi così com'ero, poi grazie al fisico è arrivato il ruolo. Il personaggio è un po' me stessa con altre sfumature, io in realtà sono un po' più attiva e ho dovuto spegnere, abbassare i giri. Non c'è nessun problema nella mia vita, e se lui mi vuole così".
"Un lungo tempo era passato da quando l'avevamo scelta - concordano Columba e Segatori su di lei -, allora era con venti chili in più, e l'avevamo scelta così com'era, perché sulla sceneggiatura era una ragazza sovrappeso, cercavamo di evitare il cliché delle commedie in cui ci sono studentesse di 35/40 anni, nella commedia c'è uno sforzo per essere aderenti il più possibile alla realtà".
"Dal mio primo film da regista, 'Legami di sangue' - continua Columba-, ci dividiamo il lavoro, se il progetto è mio, Fabio sa quali consigli darmi, dirmi le cose giuste. Ma sul set c'è sempre un confine cui oltre non si va, l'obiettivo è quello di rispettare il lavoro dell'altro. Ci sono degli scazzi pazzeschi come ha chiunque ha a che fare con un collega anche nella vita, bisogna capire i limiti, è molto bello perché ci conosciamo, abbiamo fiducia l'uno nell'altra, e facciamo lavorare tutti con questo spirito. Una condizione che rafforza e crea più sicurezza, grande fiducia".
"Si ho studiato anch'io alla Scuola d'arte drammatica - 'confessa' Nino Frassica -. L'azione l'ho già fatta nelle fiction ma in realtà correvo dieci metri, ho la controfigura anche perché non guido. Comunque, amo di più la commedia e mi piacerebbe continuare a farla".
"Il prossimo film di Paola - conclude Segatori - è 'Sarà bello morire insieme', l'amore tra due adolescenti ambientata al Sud: la figlia di un magistrato donna si innamora di un bellissimo ragazzo, ma poi scoprirà che è un malavitoso. I provini per trovare i ragazzi cominceranno intorno al 20 giugno, Laura Morante sarà il magistrato".
José de Arcangelo
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