venerdì 11 luglio 2014

"Paranormal Stories", un horror italiano a episodi che fonde tradizione e nuove riletture

Un horror a episodi - già "Fantasmi - Italian Ghost Stories" (prodotto nel 2010 e arricchito con prologo ed epilogo firmati dal regista produttore Gabriele Albanesi) -che rilancia la ghost-story attraverso la tradizionale struttura del vecchio caro "Creepshow", o addirittura dei vecchi serial americani anni Sessanta, da "Ai confini della realtà" ad "Alfred Hitchcock presenta". Cinque brevi storie indipendenti che
rivisitano in stile (e ambientazione) contemporaneo le tipiche paure e gli stessi argomenti sull’universo del paranormale di ieri, di oggi e di sempre. "Paranormal Stories" si affida anche alla tradizione produttiva italiana anni Sessanta, quella del film a episodi e/o di genere - già Mario Bava ne aveva firmato "I tre volti della paura", diventato poi un cult in tutto il mondo). E bisogna ricordare anche "Thrilling" tentativo riuscito di unire commedia e thriller in un unico film a episodi, per non parlare dei classici inglesi di casa Hammer.
Stavolta però sono sei giovani registi (Marco Farina, Tommaso Agnese, Andrea Gagliardi, Roberto Palma, Stefano Prolli, Omar Protani), più uno, a scrivere le storie e a dirigere un cast che conta su alcuni dei giovanii attori italiani in ascesa, tra cui Primo Reggiani (da "Baciami ancora" a "Universitari"), Daniele De Angelis (da "Scrivilo sui muri" a "Feisbum!"), Laura Gigante (dal televisivo "Ispettore Coliandro" ad "Albakiara"), Tania Bambaci (da "Midway" a "Tra la vita e la morte") e il piccolo Lorenzo D'agata ("Ultimo 4" in tivù). Coproduce l'Università degli Studi di Tor Vergata, da dove provengono i giovani autori.
"17 novembre". Un diabolico padre pseudo scrittore, alla morte, lascia in eredità al figlio i suoi terribili segreti nascosti in un diario manoscritto. "Offline". Un ragazzo scambia messaggi in chat col suo miglior amico, niente di strano a parte il fatto che l'altro è tragicamente morto suicida poche ore prima. "La medium". Una sedicente medium, dopo che la figlia è andata via di casa, si trova a dover fare i conti con gli spiriti che ha futilmente evocato nel corso delle sue truffe. "Fiaba di un mostro". Un bambino muto e disagiato, allontanato, deriso e umiliato dai coetanei, si trasforma in un'autentica leggenda vivente per gli abitanti del suo paese. "Urla in collina". Tre ragazze, pirati della strada per caso, rifugiatesi in un motel, non sfuggiranno invece alla vendetta della loro vittima. Ad introdurre e chiudere i quattro minifilm, la vicenda di un bambino rimasto solo in casa che, per passare il tempo nel modo che preferisce, guarda un horror in televisione. Questa 'cornice' è firmata da Albanesi, il regista cult de "Il bosco fuori", anche produttore con Simone Starace ed Emanuele Zarlenga.
Fantasmi, spiriti vendicativi, spettri e oscure presenze si incrociano, tra alti e bassi, all’interno di contesti sempre diversi, che passano da quelli più tradizionali legati al mondo dei medium (anche nel vecchio film di Bava ce n'era una), alle inquietanti ombre che risorgono dal passato; dai fantasmi 'tecnologici' d'ispirazione orientale (qui al maschile) alle giovani spensierate e distratte che diventano incoscienti assassine i(come in tanti horror americani) e a loro volta vittime della vendetta d'oltretomba. Infatti, il più originale e toccante è "La fiaba di un mostro" perché si affida all'inquietante crudeltà dell'infanzia che teme e crea 'mostri', con un inquietante stile realistico.
"Paranormal Stories", infine, conferma che anche una storia 'breve' può coinvolgere lo spettatore sempre che non venga inutilmente stiracchiata, e sfrutti pienamente le oscure pieghe narrative e le vibrazioni emotive di tensione e terrore racchiuse in essa. Il risultato se non è esaltante, è comunque ben dosato e senza bisogno di appellarsi ad eccessi o effettacci. Chi ama le gustose rivisitazioni dei generi classici non verrà deluso.
In ruoli di secondo piano anche Carola Clavarino (Sofia), Chiara Brunamonti (Silvia), Maurizio Tesei, Anna Maria Teresa Ricci, Santa De Santis, Alessandro D'Ambrosi, Giulia Moscarelli, Daniel Terranegra, Virginia Bellagamba e il bambino Jonathan Coppola. La fotografia è di Raoul Torresi ("Urla in collina"), Emanuele Zarlenga ("Offline", "Fiaba di un mostro", "La medium") e Dario Germani ("17 novembre"). José de Arcangelo
(2 1/2 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 10 luglio distribuito da Explorer Entertainment

Nessun commento: