giovedì 18 settembre 2014

"Se chiudo gli occhi non sono più qui", un racconto di formazione tra dramma esistenziale e riflessione filosofica

In concorso nella sezione Alice nella città dell'8° Festival Internazionale del Film di Roma 2013 e al Santa Barbara International Film Festival 2014, approda ora nelle sale "Se chiudo gli occhi non sono più qui" di Vittorio Moroni.
Un discreto dramma esistenziale tra immigrazione e crisi, studio, lavoro nero e sentimenti, incentrato su un sedicenne italiano di origini filippine, Kiko (Mark Manaloto). Il padre, defunto, era italiano, la madre filippina, Marilou (Hazel Morillo), ora vive col nuovo compagno, Ennio (Giuseppe Fiorello), un caporale che sfrutta immigrati clandestini. E ogni giorno, dopo scuola, Kiko è costretto a lavorare per lui. L'adolescente sente di vivere nel pianeta sbagliato e trova un posto, un vecchio autobus abbandonato, dove è possibile sognare. Ma l'incontro con Ettore (Giorgio Colangeli), vecchio amico del padre che si offre di aiutarlo negli studi, cambierà il suo destino. Però l'uomo nasconde un segreto... "Se chiudo gli occhi non sono più qui" - afferma l'autore - rappresenta per me, dopo 5 anni di gestazione (vincitore Borsa di studio Premio Solinas 2009 ndr.), una scommessa rivoluzionaria: con Marco Piccarreda lo abbiamo scritto come un film di finzione (19 stesure di sceneggiatura) e l'ho girato come un documentario".
Infatti, originale nella forma e nel contenuto, il film dell'autore di "Tu devi essere il lupo" e "Le ferie di Licu" viene apprezzato perché si allontana dai 'soliti' percorsi delle produzioni italiane e, se non conquisterà il cosiddetto grande pubblico, dovrebbe coinvolgere almeno quello di genitori, insegnanti e adolescenti, perché propone delle questioni e invita alla riflessione.
"E' un film sull'avventura della conoscenza - conclude il regista -, sulla potenza esplosiva che deflagra quando il sapere entra in contatto con la vita e il bisogno profondo di interrogarci intorno ad essa. Per questo è pieno di ottimismo, che crede nella trasformabilità della vita a partire dal sapere; anche nel giorno in cui, sulla terra, dovessero scomparire tutte le scuole, tutte le accademie e tutte le università".
Quindi un racconto di formazione - ma non l'ennesimo - ambientato nel nord-est (girato tra Bolzano e Codroipo) proprio nei luoghi del Bel Paese dove si discute ogni giorno d'integrazione e nei quali la società multietnica stenta ancora a raggiungere una forma piena e totale di civiltà. Non a caso "Se chiudo gli occhi non sono più qui" avrà una capillare diffusione nelle scuole abbinata ad un contest dal titolo "Se chiudo gli occhi vedo che" - realizzato da Lo Scrittoio in media partnership con Smemoranda - al quale potranno partecipare le classi per vincere un workshop gratuito di cinema con gli stessi Moroni e Picarreda.
Nel cast anche Anita Kravos, Elena Arvigo, Stefano Scherini, e con Ivan Franek e Ignazio Oliva. La fotografia è firmata da Massimo Schiavoni e Andrea Caccia, mentre le musiche da Mario Mariani (edizioni musicali Ala Bianca). José de Arcangelo
(2 1/2 stelle su 5) Nelle sale dal 18 settembre distribuito da Mare Mosso in collaborazione con Lo Scrittoio

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