venerdì 3 ottobre 2014

La felicità si trova intorno a noi, basta dire (e pensare) che è "Tutto molto bello", parola di Paolo Ruffini e C. sul nuovo loro film in uscita

Li avevamo lasciati sul set qualche mese fa quando si accingevano a girare le ultime scene del film, oggi li abbiamo ritrovati per la presentazione stampa in vista dell'uscita nelle sale il 9 ottobre con oltre 400 copie distribuito da Medusa. Sono Paolo Ruffini, protagonista e regista di "Tutto molto bello" e suoi compagni di avventura: Frank Matano, Scintilla, Nina Senicar, Angelo Pintus e Chiara Francini. "La frase del titolo la dici con ironia o di cuore - esordisce il regista -, comunque, della felicità bisogna accorgersi; il protagonista non è felice, è molto severo con la società e con se stesso, però la nascita di un figlio è il nucleo fondamentale per cui ci si può accorgere, credo che l'essere padre sia una delle cose più belle al mondo e poi poterla condividere con un altro, un amico. Il titolo? Mi piace molto, lo dicono in tanti. Totti (Maurizio, il produttore per Colorado Film ndr.) mi ha chiamato di lunedì mattina, e arrivò la notizia della grande occasione: una sceneggiatura che aveva nel cassetto da qualche anno".
"Ho apprezzato e incoraggiato il film commedia con cui era partito - ribatte Totti - e per 'Tutto molto bello' abbiamo messo insieme il gruppo, visto che 'Fuga di cervelli' è andato molto bene, anche stavolta arriveranno i dati da giovedì dopo le 22.30, dal nord al sud, e sappiamo che i campani vanno matti per Matano, da lì è venuta l'idea di farne un altro. Lo sceneggiatore è milanese (Guido Chiesa, con Giovanni Bognetti, Marco Pettenello e Ruffini ndr.), lo stesso cast con un importante lato femminile". "Tutto è possibile, è una scena molto divertente - chiosa la Senicar sul bacio -, Frank si vergognava molto, ma è un ragazzo bellissimo, divertente, ti fa ridere. Io sono serba e molto spontanea. Una ragazza composta che si trova in mezzo a due pazzi, non sa cosa fare. Ma anche lei durante il film si accorge che può essere ‘tutto molto bello’, anche divertire, facendo cose da donna, e recuperare i due".
"E' stato molto divertente - dichiara la Francini che è Anna -, io con in braccio un neonato vero, circondata da Beep-beep, Wonder Woman ed Heidi (sono mascherati da loro Ruffini, Matano e Senicar ndr.), anche io mi sono commossa, stavolta interpreto una ragazza normale, della porta accanto, con tante paure e che tiene ad avere il ragazzo di cui è innamorata. E' un film solido, divertente, adatto a tutti: famiglie, ragazzi, perché sono personaggi amati dal pubblico. Pintus è molto bravo, sclerotizza e concretizza quello che è il suo personaggio". "Paolo si incazzava pure ogni tanto, il giusto - chiosa Matano -, ho interpretato Antonio e gli faccio passare un sacco guai, perché mi da la libertà d'improvvisare tantissimo. Ho pensato a queste cose perché a volte non ride a nessuna delle trovate, altre tantissimo, e all'ultimo ciak posso fare sempre una cosa a piacere mio, ma poi lui ride e si deve buttare. Le battute le leggo ma faccio finta di no". "Il cd l'ho dovuto far per forza – afferma Gianluca Fubelli alias Scintilla - cicciotto e mangiato, lui lo voleva scemo e io l’ho fatto con i capelli proprio come Pupo, anzi Pupo e fans, mi sono divertito più io di quelli che guardamp. C'è una sigla, uno stacco di fumo, per presentare Pupo".
"Mi trovavo all'uscita dell'autostrada per Valdarno dopo perdere un paio di giocate, e dove vendono abiti ho trovato un sacco giapponesi che pagavamo, ed io a dire 'vorrei comprare un giacca', loro dicono 'deve fare la fila'; quando arriva la telefonata di Paolo Ruffini, ho pensato al direttore di Raitre, e aggiunge 'volevo chiederti una cosa'. Mi ha preso in contropiede e quando ci risentiamo ho afferrato che era in un film suo. Mi sono affezionato a lui, non ero un esperto ruffiniano, così mi sono andato ad informare, e ho saputo che è 'un attore fortissimo, un regista emergente e ti ha chiesto di partecipare’, e a quel punto dissi 'parliamone'. Durante la trattativa non c'eravamo capiti sulla questione dei soldi - ironizza il cantante -, ma venire a lavorare gratis, caz… però, credo di aver chiesto metà budget del film. Ci siamo incontrati, conosciuti, mi ha invitato a pranzo e mi sono innamorato del fatto che persone aperte come lui raccontato ancora con entusiasmo. Il fatto che non abbia mai partecipato ad un film, e la novità della proposta si è rivelata entusiastica. E’ stato un piacere, mi rendevo conto che esiste gente come lui, e ho accettato sulla fiducia, il titolo accenna proprio al mio modo di vivere: milionario a vent'anni, poi senza niente a quarant'anni, ma è stato davvero molto bello, Paolo mi dà forza, entusiasmo, sono contento, felice di averlo fatto, le sue sono davvero radici genuine, vere, Paolo è così. Abbiamo scommessa una cena per un’intera settimana, e lui si tatua la faccia di Pupo se c'è un certo risultato. E soprattutto grazie per avermi invitato".
"Lunedì, intanto, vedremo - ribatte Ruffini e aggiunge sul cast -, faccio fatica a lavorare con persone a cui non voglio bene, loro gli stimo, sono tutti amici e Nina è molto cara, e questo ne un film pieno di energia. Una commedia ha bisogno di raccontare una storia che ha dei momenti più amari, il comico fa ridere e ho tentato di abbinare una grande risata ed una bella emozione, il film parla di bontà e di felicità, tante cose diverse; perché il nostro lavoro è per migliorare la vita della gente. Si parla tanto di crisi ma un pizzico d'ironia ci vuole sempre. Mi ha portato un sacco di bene - chiarisce sulla gaffe con la Loren ai David di Donatello -, dal polverone sono uscito pulitissimo, ma in questo momento si parla solo di male, tanto che parlare di felicità è un'esigenza. Fin da piccolo ho amato i film della coppia Spencer-Hill e le commedie americane, e grazie a Maurizio (Totti) che è un grande, a dieci anni dal cine-panettone, mi ritrovo con qualche capello bianco, e do poter sviluppare una storia con Guido Chiesa: un film rocambolesco nell'arco di poche ore, si passa dal sentirsi inadeguato alla paternità nel rapporto fra i due protagonisti, e il mio riferimento è 'Un biglietto in due'."
"La sceneggiatura prevedeva un cantante in una bisca clandestina - aggiunge sul ruolo di Pupo -, e ci siamo trovati d'accordo sull'autoironia e il non prendersi sul serio, è veramente un Pupo d'oro, un grande attore, ed è credibile". "Mi hanno convinto ad inaugurare un negozio a Mosca con Sophia Loren - ribatte Pupo -, lei ha detto 'Sei perfetto e molto simpatico'. Nella lavorazione del film erano previsti due giorni di riprese, invece, in un giorno abbiamo fatto e scritto quello che avrei detto e fatto in quella situazione. Quando giocavo, seriamente, non ero uno di quei cretini sulle soft machine, ma tra quelli che si rovinano sul serio, non tra chi non sa neanche che si rovina. Ho molto rispetto dei fan, infatti, nel film uno che mi adora come lui, mi rompe le scatole mentre sto giocando, poi mi pento. Se si può amare cinque figli perché non amare cinque mogli, da quarant'anni ho una moglie, e da 25 una compagna. E vivo con Patricia e con Anna.
"Il mio obiettivo - riprende Ruffini – era fare qualcosa di simile a quello che fa la Golino in Hot Shots, Chiara è un po' dimessa rispetto ai ruoli principali,oltre a volte, Nina fa molto ridere quando telefona'. "Ho avuto la bellissima opportunità di fare un ruolo femminile - ribatte Senicar -, magari un po' offensivo perché la proposta punta tutto sulla bellezza, anche in senso volgare. E volendo fare qualcos'altro, ti senti non apprezzato. Sono due ruoli femminile in tutta la storia dall'inizio alla fine, e bisogna far ridere allo stesso tempo. E' stata veramente una scoperta poter lavorare con chi ti aiuta a far ridere, ti lascia anche spazio, e una storia dietro".
"Mi è piaciuto tanto - aggiunge Chiara -, anche se non sono madre mi sono molto emozionata, e poi con bambino vero; anche la volontà di far vedere tutte le tinte, le sfumature di una ragazza della porta accanto, e per una volta più della parola hanno importanza lo sguardo e persino i silenzi". Frank Mattano confessa sul suo travestimento da Heidi: "Mi dovevo presentare con i ricci rossi, la gonna e gli zoccoli, ma non avevo paura della scena, anche perché pare sia andata bene, ha dignità e credibilità". Su successivi e/o futuri progetti dicono: "Siamo in buona salute - dice Totti -, progetti ne abbiamo, stiamo finendo un film a Napoli con Frank, Bisio, Pozzetto e la Vanoni. A febbraio dovrebbe uscire 'Ma che bella sorpresa'. E mi piace la semplicità e l'allegria, oltre la bontà, di questo film. Sono contento di averlo fatto". "Ho fatto sempre tante cose – dice Ruffini -, ma dovrebbe riprendere 'Colorado' in tivù, è sempre un ritorno a casa, io e 'scintilla' siamo prontissimi". Nina "Prima di partire per l'Italia, ho fatto 'The down', e quando comincia la scuola là, forse dovrei tornare in Italia". "La tristezza del mio futuro - scherza Scintilla -, è a viale Romolo che porta a Genova, per masterizzare i cd del film".
Chiara: il 16 ottobre esce 'Soap Opera' (il film di apertura fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma), prodotto da Colorado-Medusa, poi si vedrà. Pupo: "Sto preparando nuove sorprese televisive, ma prima per una nuova avventura importantissima, il 5 novembre con Morandi, Albano e Romina inizieremo in Russia un tour, sarò ovunque, io sono anziano. Sono tutto in attesa di presunte proposte cinematografiche. José de Arcangelo

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