giovedì 2 ottobre 2014

"Take Five" di Guido Lombardi, quando a Napoli torna la commedia sulle grandi rapine vista attraverso una feroce lente tarantiniana

Il film italiano "Take Five", segna il debutto nella più completa finzione, anzi nel mix di generi, da parte dello sceneggiatore-regista Guido Lombardi, già Leone del Futuro qualche anno fa alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il docu-dramma "La-bas - Educazione criminale".
Stavolta la commedia sulle 'grandi' rapine sposa il noir corrosivo e beffardo alla Tarantino per raccontare la storia di cinque "irregolari" (il riferimento ai "Soliti ignoti" è sempre dietro l'angolo), uniti dal consueto sogno di arricchirsi. Uno di loro si ritrova un giorno nel caveau della Banca Partenope a causa di una perdita della rete fognaria... gli viene in mente una brillante idea.
Un ricettatore, un gangster leggendario e depresso, un pugile squalificato a vita, un fotografo di matrimoni, ex rapinatore, reduce da un infarto. E, appunto, un idraulico con il vizio del gioco, che un giorno si ritrova nel caveau della banca, per riparare una perdita della rete fognaria, uniscono le forze. Ovvero cinque ‘irregolari’ alle prese con una rapina milionaria. Diffidenti, solidali, vengono alla fine travolti da un reciproco gioco al massacro, dove contano soltanto i soldi e l’eterma lotta per la sopravvivenza.
Come quella dei celebri "7 uomini d'oro" di Marco Vicario, famoso e popolare poliziesco-rosa anni Sessanta. Dove però anziché la beffa finale ci sarà una 'tarantiniana' e sanguinolenta resa dei conti. Peccato che il cocktail tra commedia e noir eccessivo non raggiunga un vero equilibrio: gli ingredienti non hanno sempre la giusta dose e il sapore non è sempre esplosivamente gustoso. Ma un'opera prima che cerca di recuperare uno dei filoni più redditizi del nostro cinema di genere pressoché dimenticato fa ben sperare. Sia "Smetto quando voglio" che "Song'e Napule" lo dimostrano, anche perché il pubblico ha gradito.
Nel corale ed efficace cast Peppe Lanzetta, Salvatore Striano, Carmine Paternoster, Salvatore Ruocco, Gaetano Di Vaio, Antonio Pennarella, Antonio Buonomo ed Esther Elisha. José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale dal 2 ottobre distribuito da Microcinema

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