venerdì 3 aprile 2009

Adam Sandler e i "Racconti incantati" della buonanotte per tutti i bambini




Una commedia surreale vecchio stile per bambini, a metà strada tra avventura e fantasy, e su misura per la comicità di Adam Sandler: “Racconti incantati” di Adam Shankman, in sintonia con la Walt Disney Pictures, che lo distribuisce, perché sulla scia dei classici anni Sessanta-Settanta. Uno spettacolo gradevole destinato soprattutto ai più piccoli perché incentrato sui racconti della buonanotte, infatti il titolo originale è “Bedtimes Stories”, sceneggiato da Matt Lopez e Tim Herlihy, da un’idea dello stesso Lopez.
Skeeter Bronson (Adam Sandler) è il tuttofare – nonostante l’amico-compratore avesse promesso al padre, idealista e sognatore (Jonathan Pryce), che il figlio, una volta adulto, sarebbe diventato il direttore - di un lussuoso albergo. Ma la sua vita finalmente cambia quando la sorella Wendy (Courteney Cox) gli lascia i suoi nipotini (Jonathan Heit e Laura Ann Kesling) per qualche giorno e lui racconta loro le fiabe, naturalmente inventate, della buonanotte. Ben presto Skeeter scopre che i suoi fantastici racconti iniziano misteriosamente ad avverarsi e soprattutto nei particolari aggiunti dagli stessi ragazzi.
E così, grazie a questa sorta di intervento divino e alla sua irrefrenabile fantasia, il nostro eroe dei tutti i giorni riuscirà, non solo a salvare la scuola dei suoi nipoti e dove lavorano la sorella e quella che è diventata la sua ragazza, Jill (Keri Russell), presa di mira dallo speculatore proprietario dell’hotel (il grande Richard Griffiths, zio di “Harry Potter”), ma ad ottenere persino la direzione dello stesso.
Lo spettatore, grande e piccino, ha anche l’occasione di vedere le demenziali fiabe perché ogni volta che Skeeter le racconta vengono materializzate sul grande schermo. Così passiamo dall’antica Grecia allo spazio, dal medioevo al Far West. I protagonisti sono poi lo stesso Skeeter e i suoi amici e nemici: dal solito ‘cattivo’ di turno Kendall Duncan, interpretato dall’attore australiano Guy Pearce (da “Priscilla” a “L.A. Confidential” e “Memento”), alla dolce ragazza del cuore che è di volta in volta regina delle fate, il corvo Jillian e una sirenetta; dal padrone dell’albergo, ora imperatore, ora re o capo supremo, all’amico e compagno di lavoro Mickey, interpretato dal comico inglese Russell Brand; dalla perfida ed eccentrica receptionist dell’albergo Aspen, a cui dà volto Lucy Lawless, alla figlia bionda, viziata e capricciosa del proprietario Violet (il riferimento a Paris Hillton non è casuale), interpretata da un’altra australiana, Teresa Palmer.
Prodotto da Andrew Gunn per La Gunn Films, e dallo stesso Sandler e Jack Giarraputo per la Happy Madison Productions, il film vuole essere un prodotto destinato ai ragazzi, ed evita la volgarità e la violenza che, negli ultimi anni, hanno contaminato anche la commedia. E il più amato dai bambini sembra il simpatico criceto Pallocchio. Vedere per credere.
“Volevo realizzare un film che mio figlio potesse vedere un giorno senza vergognarsi” - rivela Sandler, reduce non a caso di “Zohan – Tutte le donne vengono al pettine” -. Ho letto il copione e ho pensato che sarebbe stato divertente per tutti”. E, in parte, lo è sempre che non si pretenda di vedere un capolavoro di comicità, ma un semplice passatempo che conquista soprattutto i ragazzini che (almeno durante la proiezione) sembravano curiosi e attenti.
In più questa sorta di viaggio nel mondo della fantasia offre agli attori la possibilità di interpretare più ruoli.
“Ritengo che molti attori – ha dichiarato il regista Shankman che nella sua carriera vanta “Missione Tata”, il remake-musical “Hairspray – Grasso è bello” e “Prima o poi mi sposo” – siano stati attirati dal film grazie all’elemento fantasy e all’idea di interpretare tanti personaggi diversi. Loro sapevano che sarebbero apparsi in tanti costumi stravaganti e che avrebbero dovuto incarnare molti personaggi incredibili insieme ad Adam Sandler”.
E così è stato.
José de Arcangelo



Nessun commento: