
Infatti si tratta di una commedia – sceneggiata dal regista con Michael Bacall - non tradizionale ma nemmeno accomunabile a quelle di ultima generazione che puntano tutto o quasi su una volgarità gridata, sull'onda di "American Pie" e simili. Un film originale, appunto, in un periodo in cui il cinema hollywoodiano – non solo – si è in qualche modo appiattito oltre che standardizzato, concentrandosi su effetti speciali (e 3D) e su commediole romantiche apparentemente nuove ma in realtà trite e ritrite.
Le avventure del giovane disoccupato Scott Pilgrim (Michael Cera, da “Juno” a “Suxbad - Tre menti sopra il pelo”, che ha una qualche somiglianza con il protagonista di “The Social Network”). Bassista di un gruppo garage, i Sex Bob-omb, il giovane 22enne ha appena incontrato la ragazza dei suoi sogni… L’unico intoppo nella conquista dell’elusiva e misteriosa Ramona Flowers (Mary Elizabeth Winstead, da “Die Hard - Vivere o morire” al

Scott Pilgrim non ha mai avuto problemi con le ragazze. E’ liberarsene che è difficile. Dalla ragazza che gli ha spappolato il cuore - e che adesso è tornata in città - all’adolescente che è solo una distrazione e che ora tenta di scaricare; ma quando Ramona arriva sui rollerblade nel suo mondo le cose si complicano. Presto Scott scopre che la sua nuova cotta ha il bagaglio più insolito di tutte: una nefasta lega di ex che controlla la sua vita amorosa e che è pronta a fare di tutto per eliminare il nuovo pretendente.
Avvicinandosi a Ramona, Scott dovrà affrontare una pericolosa galleria di vecchie canaglie – da skater infami a rockstar vegane fino a due spaventosi gemelli identici. E se spera di conquistare il suo

Buono anche il cast di bravi giovani in ascesa: da Anna Kendrick (“Tra le nuvole”) che interpreta la sorella Stacey Pilgrim all’affermato Chris Evans (la ‘torcia umana’ dei “Fantastici 4”) nel ruolo del divo action Lucas Lee, da Kieran Culkin (Wallace Wells) ad Alison Pill (Kim Pine), ‘dall’adulto’ Jason Schwartzman (Gideon Graves) allo stesso autore O’Malley in cameo nella parte di un cliente del Lee’s Palace Bar, da

José de Arcangelo
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