venerdì 3 dicembre 2010

Un inquietante docu-horror 'bruciato' nel finale: "L'ultimo esorcismo" di Daniel Stamm

Girato come un finto documentario e, quindi, con pochi mezzi e riprese con macchina in spalla (non sempre però) è un docu-horror che coinvolge e sconvolge soprattutto nella prima parte, trasmettendo un senso di rara inquietudine, fra suspense, tensione e (una certa)
paura.
Anche perché seguiamo le vicende del reverendo Cotton Marcus (un efficace Patrick Fabian, volto noto soprattutto in tivù), pastore evangelico che da oltre 25 anni pratica esorcismi e ha sempre saputo essere falsi. Infatti, il sacerdote è una sorta di scettico showman che confessa alla giornalista che lo intervista, Iris (Iris Bahr), i ‘segreti della sua professione’, affermando e provando a lei e a noi che la gente nemmeno ascolta quello che dice. Sono già fanatici, invasati, che pendono dalle sue labbra senza sapere cosa stia dicendo in realtà. E, proprio mentre si trova davanti alla telecamera, riceve la lettera di Louis Sweetzer (Louis Herthum), una richiesta d’aiuto – disperata - come tante altre.
Cotton si reca così nella fattoria della Louisiana – il viaggio di per sé tanto inquietante quanto realistico -, con intervistatrice e cameraman (che ascoltiamo soltanto e non vediamo mai) al seguito, pensando di dover compiere il solito ‘esorcismo’ di routine sulla solita fanatica religiosa affetta da disturbi psicologici. Sweetzer, fervente fondamentalista, ha contattato il carismatico e popolare predicatore come sua ultima risorsa, perché è convinto che sua figlia – l’adolescente Nell (strepitosa Ashley Bell, senza particolare trucco né effetti speciali) – sia posseduta da un demonio e che debba essere esorcizzato prima che la
situazione da terrificanti si trasformi in una tragedia inimmaginabile.
Cotton però, schiacciato dal peso della sua coscienza, pentito per gli anni passati a truffare e rubare i soldi alle persone disperate, assieme al suo team, decide di filmare un documentario-confessione proprio di quello che sarà il suo ultimo esorcismo. Al loro arrivo però la fattoria a conduzione familiare è immersa nel sangue – per il momento sono gli animali a pagare le spese –, il fratello della malcapitata, Caleb (Caleb Landry Jones), si dimostra ostile e, ben presto, Cotton si rende conto che niente lo avrebbe potuto preparare al male che qui si troverà ad affrontare. Ma è troppo tardi per tornare indietro, e le sue convinzioni vengono messe a dura prova, anzi traballano, quando si ritrova a dover cercare il modo di salvare Nell – oltre che se stesso e i suoi compagni in questo viaggio all’inferno in terra – prima che sia troppo tardi…
Peccato che il film – scritto da Huck Botko & Andrew Gurland e diretto dal tedesco-americano Daniel Stamm (“A Necessary Death”) – dopo un’ottima partenza e un buon svolgimento, fra originalità e freschezza, alla fine scelga la soluzione più banale (e forzata), rasentando persino il ridicolo, in una conclusione degna di un Z Movie.
Anche perché i produttori Eric Newman, Eli Roth (il regista-attore di “Hostel”, scoperto da Quentin Tarantino), Marc Abraham e Thomas A. Bliss facevano ben sperare. Infatti l’idea alla base di questo anticonvenzionale horror – presentato in anteprima
al 28° Torino Film Fest nella sezione Rapporto Confidenziale - è nata dalla voglia di Newman di fare un film sulla possessione demoniaca che fosse il più possibile realistico e proprio per questo si è rivolto alla coppia di sceneggiatori Gurland e Botko, il cui film precedente “Mail Order Wife” si avvaleva di un efficacissimo stile finto-documentaristico, che secondo Newman, era perfetto per la storia. Mentre gli autori si sono ispirati a un famoso documentario anni Settanta, intitolato “Marjoe”, che parla di un prete che acconsente a girare un documentario su di lui, dietro le quinte di un esorcismo e mostrando allo spettatore come sia tutta una truffa. Lui stesso non ci crede e cerca di smascherare la farsa.
Per queste ragioni anche “L’ultimo esorcismo” funziona per un settanta per cento, fin quando ci fa partecipe del dubbio e dell’angoscia che pian piano prende gli stessi partecipanti – e noi - al rito, alle prese con un compito che va al di là delle loro aspettative, oltre ogni previsione. Poi il tutto si scioglie – anche la tensione - in un finale da baraccone, lasciando al pubblico la sensazione che sceneggiatori e regista non avessero idea di come finire l’orrorifica vicenda.
3 stelle (su 5)– José de Arcangelo
Nelle sale dal 3 dicembre distribuito da Eagle Pictures


Curiosità
Che venga praticato da preti Cattolici, da pastori Evangelici o da un carismatico Episcopale, l’antico rito dell’esorcismo è ancora vivo e vegeto nel nuovo millennio, anzi, molti accademici e professionisti affermano che negli ultimi anni la sua pratica è più che mai utilizzata. Secondo un sondaggio effettuato da Gallup, nel 2005, il 42% degli Americani crede nella possessione del Demonio. Lo scorso anno, l’Arcidiocesi di Chicago ha nominato il suo primo esorcista a tempo pieno nella sua storia, lunga 160 anni; e a partire dal 1995, a New York, un gruppo formato da quattro preti si è occupato di svolgere indagini ufficiali su circa quaranta casi di presunta possessione. Di recente, Padre James LeBar, l’ex-esorcista dell’Arcidiocesi di New York, ha sostenuto che un Cattolico su dieci negli Stati Uniti è stato testimone diretto o ha preso parte a un esorcismo. “Dieci anni fa non avevo neanche un caso - ha riferito - mentre ora ne ho trecento”.

Le più alte sfere del Vaticano sono state informate di questa crescente tendenza. In seguito alle crescenti preoccupazioni della Chiesa Cattolica nei confronti dell’aumento dell’interesse mondiale verso il Satanismo e l’occulto, Padre Gabriele Amorth - che da 25 anni è l’esorcista capo del Vaticano - ha annunciato un’iniziativa sostenuta da Papa Benedetto XVI per “combattere il Diavolo faccia a faccia”, addestrando centinaia di preti alle pratiche dell’esorcismo. Attualmente, sono in molti a frequentare l’Università Pontificia Regina Apostolorum, l’Università Cattolica sostenuta dal Vaticano, situata nella periferia di Roma, che offre corsi di esorcismo per preti.
In campo evangelico, famosi pastori come Bob “Il Vero Esorcista” Larson, nel Sud Carolina, e Tom Brown, a El Paso, nel Texas, offrono consulenza e si occupano di effettuare centinaia di esorcismi ogni anno. Michael Cuneo, professore di sociologia presso la Fordham University, ha affermato: “Si stima che esistano almeno cinque o seicento pastori evangelici esorcisti operativi oggigiorno e molto probabilmente il loro numero è anche maggiore”.
Solo nel corso degli ultimi due mesi, i mezzi di comunicazione hanno riferito della morte di un bambino russo di 4 anni, in seguito ad un rito esorcista particolarmente violento, e del preoccupante aumento di esorcismi infantili praticati dagli evangelisti in tutta l’Africa.

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