
memoria la rilettura dei supereroe che ci aveva offerto trent’anni fa Richard Lester nel ‘trasgressivo’ “Superman II”.
Gran parte del merito va anche alla sceneggiatura firmata dallo stesso protagonista Seth Rogen con Evan Goldberg se questa rivisitazione da terzo millennio, piena di azione ed effetti speciali digitali, funziona coinvolgendo e divertendo un pubblico di ogni età, fatta eccezione per i più piccini.
Per chi non conosce l’anti supereroe, ecco la storia: Britt Reid (Rogen), figlio del più importante e rispettato magnate dei media perché potente proprietario di “The Day Sentinel” di Los Angeles, conduce la propria spensierata esistenza senza precisi scopi, all’insegna del vizio e del divertimento, fin quando il padre (il grande Tom Wilkinson) muore in circostanze misteriose, lasciandogli in eredità il suo impero. Stringendo un’improbabile amicizia con uno dei più laboriosi e creativi collaboratori del genitore, Kato (l’efficace Jay Chou), insieme intravedono la possibilità di fare, per la prima volta nella loro vita, qualcosa di veramente importante ed utile: combattere il crimine. Ma per farlo, entrambi decidono di diventare a loro volta criminali e per proteggere la legge la infrangono. Britt diventa così il ‘calabrone verde’ e Kato, la sua insostituibile spalla, visto che è un inventore degno del celeberrimo James Bond.
Infatti, Kato costruisce un’arma, in

stile retro (questa sì fedele omaggio all’originale) ma molto avanzata, The Black Beauty, una potente e indistruttibile automobile. E a bordo di questa fortezza su quattro ruote, in grado di colpire i “cattivi di turno”, e con l’aiuto della nuova segretaria Lenore Case (una Cameron Diaz in stile “The Mask”; ve la ricordate?), i due amici iniziano a dare la caccia al boss che controlla la malavita di LA: Benjamin Chudnofsky (il tedesco Christoph Waltz di “Inglorious Basterds - Bastardi senza gloria”). E in breve tempo The Green Hornet e Kato diventano eroi da prima pagina ma…
A proposito del mix avventura e commedia: “E’ sempre delicato quando si fanno delle scene comiche – ha dichiarato Gondry -. Sicuramente ci sono sequenze che hanno la mia firma, ma nessuna vuole riprendere il lavoro fatto in passato. L’intenzione era di fare un film che combinasse al meglio le tecniche di regia con la recitazione. Questa è una grande commedia ricca d’azione e chiaramente ci sono molti effetti speciali, ma gli attori non dovevano pensare a tutto ciò. Potevano recitare e divertirsi ed il risultato è stata una performance eccezionale”.
Fanno parte del cast David Harbour (Scanlon), Edward Furlong (Tupper), Jill Remez (una reporter del Daily Sentinel), il piccolo Joshua Erenberg (Britt bambino) e, in un cameo, quindi non accreditato, James Franco, nel ruolo di Danny ‘Crystal’ Clear. La pellicola vanta anche la fotografia di John Schwartzman, le scenografie di Owen Paterson, i costumi di Kym Barrett, il montaggio di Michael Tronick e le musiche di James Newton Howard.

Vista l’uscita in versione tridimensionale, il produttore Neal H. Moritz ha detto: “Michel è un rivoluzionario. E’ quello che ha inventato l’epoca di ‘Matrix’, avendo usato quella particolare tecnica in uno spot Smirnoff anni prima, successivamente riutilizzata proprio in ‘Matrix’. Michel ha utilizzato qualsiasi strumento, trucco, la computer grafica, qualsiasi cosa per poter rendere la storia al meglio. Il 3D è uno strumento innovativo che ha permesso ai filmmaker di raccontare le loro storie in modo diverso. Per questo naturalmente Michel era interessato ad utilizzarlo, avendo anche la possibilità di usare la profondità di campo in un mondo tutto nuovo”.
José de Arcangelo
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