venerdì 15 aprile 2011

The Rock è tornato! E deciso a vendicare il fratello in "Faster"

Per chi ama l’action movie ecco un thriller d’azione on the road tutto inseguimenti e sparatorie su misura per l’ex wrestler “The Rock”, ovvero Dwayne Johnson, lanciato sul grande schermo con “Il re scorpione” e “La Mummia - Il ritorno”, e stavolta affiancato da un cast d
i tutto rispetto e diretto da George Tillman Jr., già regista di “Men of Honor”.
Un ex carcerato (Dwayne Johnson), uscito dopo dieci anni di prigione, è deciso a vendicare la morte del fratello, avvenuta dopo la rapina in banca che ha portato alla sua incarcerazione. Ma sulle tracce di Driver (così chiamato perché era il suo ‘ruolo’ nella banda) si sono già messi un irreprensibile ‘Poliziotto’ (bentornato Billy Bob Thornton) - che però nasconde un segreto che lo spettatore scoprirà poco prima della fine -, e un giovane e aitante ‘killer’ (l’inglese Oliver Jackson-Cohen, dalla televisione ad un ruolo secondario nella commedia “Amore a mille… miglia”), dal grilletto facile e possessore di un vero arsenale. Ma non tutto e tutti sono come sembrano, soprattutto perché Driver si è fatto dei nuovi nemici anche in carcere…
Il muscoloso The Rock è una sorta di inarrestabile Terminator – infatti è ‘risuscitato’ dopo aver ricevuto una pallottola in testa – che elimina uno ad uno i responsabili della banda rivale che li ha sterminati, ma che svelerà di avere anche un cuore risparmiando la vita prima all’ex ‘fidanzata’ (Jennifer Carpenter, sorella del celebre “Dexter” televisivo) che forse l’aveva tradito - ora sposata con figlioletto -, e dopo all’ultimo membro della gang rivale che, mosso da pentimento, è diventato pastore e si è fatto anche lui una famigliola.
E’ questo è un difetto in una sorta di videogame da grande schermo – anche perché The Rock, volente o nolente, si muove e recita proprio come un robot -, perché se la pellicola scorre bene come in una play station quando si tratta di inseguimenti mozzafiato e omicidi a sangue freddo, si blocca quando gli sceneggiatori (Tony e Joe Gayton) e il regista tentano la strada della psicologia per dare credibilità a una storia che non lo è, e che alla fine non può che essere uperficiale.
Del resto, come accennavamo, i protagonisti non hanno nomi anagrafici ma denominazioni per ruoli. Infatti in partenza si tratta di un action movie tout court dove la trama, di solito, è solo un pretesto e i personaggi sono degli stereotipi.
Comunque, chi ama il film del genere non verrà deluso, almeno per tre quarti della durata (standard), e se non tiene conto della svolta psicologica del prefinale.
Nel cast anche Carla Cugino (Cicero), vista recentemente in “Sucker Punch”; Maggie Grace (Lily, ragazza e poi moglie del killer), Mike Epps (Roy Grone), Moon Bloodgood (Marina, ex moglie del ‘poliziotto’), vista in “Terminator Salvation”; John Cirigliano (ragazzo invecchiato) e il veterano Tom Berenger (Warden) in un ruolo-cameo iniziale. L’efficace fotografia è firmata Michael Grady (da “Hotel Bau” a “Easy Girl”) e le funzionali musiche Clint Mansell (“Il cigno nero”).
José de Arcangelo

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