
non c’è ma se ne parla e si fa -, tanto di aver lasciato perplessi e/o irritati pubblico e critica. Si è parlato addirittura di film “reazionario” ed è stato definito “peggiore” di “American Pie”, anche se lì sì era tutto ‘gratuito e scontato’. Ma ormai il “linguaggio” parlato della commedia anche americana (e persino dei telefilm), è condito da espressioni e doppi sensi anche molto “volgari”. In questo caso, visto il tema, forse c’è un eccesso ma chi decide di andare a vederla sa bene che non si tratta di una pellicola per ragazzi. Quindi, chi lascia fuori dalla sala buia pregiudizi, ipocrisia e falso moralismo si può gustare una divertente commedia romantica (tanto che persino chi lo ha denigrato ha riso) ambientata nel mondo del porno dilettantesco che è diventato negli ultimi anni un “lavoro” alternativo, anche per chi non ne trova uno degno. Fate voi.
“E’ un film molto diretto e licenzioso – dice Smith che come di consueto lo ha anche scritto e montato -, parla soprattutto di un uomo e di una donna che non sapevano di amarsi e scoprono che invece è proprio così.

Visto? E’ un film positivo e felice. Le tette servono solo a fare scena. Sono un piccolo extra”.
Infatti se credete di vedere amplessi veri o finti avete sbagliato strada (film) perché nemmeno durante il “si gira” riuscirete a sbirciare di più.
Zack (Seth Rogen, il regista gli ha cucito il personaggio addosso) e Miri (Elizabeth Banks) sono amici fin dai tempi del liceo, condividono un appartamento, ma economicamente i tempi sono duri per entrambi come per tutta la ‘middle class’ e, come oggi accade a molti loro coetanei che hanno deciso di lasciare mamma e papà, si trovano sepolti da una montagna di bollette da pagare.
Quando si ritrovano senza luce e acqua (a proposito di privatizzazione, da noi non la dovrebbero ‘tagliare’ se uno non ce la fa a pagarla, almeno finché non diventi privata), hanno un’idea non originale ma redditizia: realizzare, con l’aiuto di amici e conoscenti, un film porno artigianale. Con grande entusiasmo iniziano le varie fasi di preparazione, dalla ricerca di soldi e location all’improbabile casting e in cerca di protagonisti “adatti”. E, a questo punto, i due giurano che fare sesso

insieme non rovinerà la loro amicizia, ma quando iniziano le riprese quello che era partito come un accordo di affari si trasforma in qualcosa di decisamente diverso e inaspettato… l’amore ci mette lo zampino, ovviamente.
E così “Zack e Miri fanno un porno” (traduzione del titolo originale più esplicito) diventa una commedia degli equivoci ricca di sfumature e particolari non trascurabili, fra imprevisti, incidenti di percorso e ostacoli, come cambiare ambientazione e passare dalla porno parodia di “Guerre stellari” al “Cazzoncino” perché la troupe è costretta a traslocare nel bar dove Zack lavora.
Nel cast, oltre la coppia protagonista già insieme in “40 anni

e vergine”, l’ex porno star Traci Lords (Bubbles), da più di vent’anni passata alla tivù; Jason Mewes (Lester), Ricky Mabe (Barry), Craig Robinson (Delaney), Katie Morgan (Stacey), Jeff Anderson (Deacon), un cameo di Tom Savini (Jenkins), Brandon Routh (Bobby Long), l’ultimo Superman del grande schermo, e la partecipazione del sempre efficace Justin Long (Brandon), nel ruolo del compagno di una porno star gay.
José de Arcangelo
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