domenica 4 settembre 2011

Un nuovo (discreto) thriller d'azione per Nicolas Cage

Ancora un thriller d’azione per il divo del genere (non solo) Nicolas Cage, e – dopo il recente “The Last Three Days” di Paul Haggis con Russell Crowe – ancora un insegnante di letteratura coinvolto in una storia
di fughe, omicidi e vendette. Certo, il film del veterano regista australiano Roger Donaldson (da “The Bounty”, dall’esordio neozelandese al debutto a Hollywood, con Mel Gibson, a “Senza via di scampo” e oltre), ha come riferimento principale il vecchio odiato (soprattutto negli anni ’70) “Giustiziere della notte”, perché anche qui è un brutale stupro a innescare il tutto, solo che dietro al nostro ‘uomo senza macchia’ c’è una sorta di organizzazione di ‘vigilantes’ che compiono vendetta per conto terzi, anzi fanno una sorta di scambio, di “delitto per delitto” per intenderci (ecco l’altro riferimento) con tutte le varianti e conseguenze del caso.
Will Gerard (Cage) è insegnante di lettere in un liceo americano, felicemente sposato con una musicista di successo, Laura (January Jones, dal televisivo “Mad Men” a “X-Men: l’inizio”). La coppia ha una vita normalissima, che ruota attorno a serate fuori, barbecue in giardino e al passatempo preferito di Will: le partite a scacchi con il preside della sua scuola (Harold Perrineau, da “Romeo +
Giulietta” a “Case 219”).
La loro serenità viene però improvvisamente sconvolta la notte in cui Laura, mentre lascia lo studio di registrazione, resta vittima di un violento stupro. Will, precipitatosi in ospedale, attende nervosamente notizie sulle condizioni della moglie quando viene avvicinato da un uomo (Guy Pearce, da “Priscilla” a “Il discorso del re” e al serial “Mildred Pierce”), che gli offre la possibilità di vendicare Laura e di farsi giustizia in maniera immediata, senza dover attendere i lunghi tempi di un eventuale processo (è ambientato nella violenta New Orleans, reduce dell’uragano Katrina). Costretto a prendere subito una decisione, il disperato Will accetta la proposta, restando così invischiato in una spirale infernale di eventi che lo porteranno pian piano a perdere il controllo della sua vita…
Scritta da Robert Tannen (anche soggetto) e Yuri Zeltser, la pellicola esplora (ma non sempre approfondisce), in rapide sequenze, un complesso labirinto psicologico, fatto di vittimismo, di rivalsa e di ricerca della giustizia. Il risultato è un thriller al di sopra della media, ben costruito, a tratti inquietante, che non disdegna luoghi comuni e stereotipi, e dove Donaldson sfoggia il suo buon mestiere di artigiano, più nella forma che nei contenuti.

Nel cast anche Jennifer Carpenter (dal fenomeno tv “Dexter” a “The Exorcism of Emily Rose”), nel ruolo dell’amica/collega della moglie; Xander Berkeley (tenente Durgan), Joe Chrest (detective Rudeski), Wayne Pere (Cancer), Iron Singleton (Scar), Donna Duplantier (Gina), Mike Pniewski (Gibbs), proveniente dal televisivo “The Glades”, e Jason Davis (Leon Walczak/Alan Marsh).
Il film è prodotto da James Stern della Endgame Entertainment (“An Education”), Ram Bergman (“Brothers Bloom”), dall’attore Tobey Maguire (“Spider-Man”) della Maguire Entertainment e Jenno Topping. Il direttore della fotografia è David Tattersall (“Guerre stellari” I-III, “Ultimatum alla terra”), lo scenografo Dennis Washington (già collaboratore di Donaldson in “World’s Fastest Indian” e “Thirteen Days”), la costumista Caroline Eselin (“Fratelli in erba”) e il coordinatore degli stunt Andy Cheng (“Green Hornet”, “Twilight”).
José de Arcangelo

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