sabato 26 novembre 2011

"Happy Feet 2", un gustosa e 'calda' avventura nell'Antartide dei pinguini

Squadra vincente non si cambia, così il veterano e pluripremiato George Miller (da "Interceptor”, titolo italiano del primo film della saga di “Mad Max", a "Babe") e i suoi fedeli collaboratori, forti del premio Oscar per il precedente lungometraggio, ci hanno preparato un sequel tutto da gustare, non solo per i più piccoli ma per chiunque ami l'animazione e le favole sugli animali che rispecchiano sogni e sentimenti
degli umani. Cioè basta sentirsi ancora un po' bambini per godersi un’ora e tre quarti di vero spettacolo per tutti, stavolta anche in un 3D che sfrutta al massimo gli scenari polari e soprattutto le incursioni sottomarine sulla scia di due simpatici ‘gamberetti’ con problemi di identità (nell’originale la ‘strana coppia’ Pitt-Damon).
"Dico spesso che queste sono storie per l'adulto che è nel bambino - afferma il regista - e per il bambino che è nell'adulto. Credo che una delle ragione per cui 'Happy Feet' è rimasto nel cuore della gente è che sostiene idee sempre valide, come l'essere coerenti con se stessi, avere coraggio e trattare il mondo con rispetto".
Se nell'originale c’è un supercast di ‘voci’, non scherza nemmeno la notevole versione italiana che vanta i nomi di Beppe Fiorello che sostituisce Elijah Wood (il Frodo della saga "Il signore degli anelli") nel ruolo di Mambo
; Pierfrancesco Favino al posto di Robin Williams in quello di Adone, mentre Massimo Lopez dà voce a Ramon, che nell'originale è lo stesso Williams. Poi ci sono Nathalie che 'canta' al posto di Alecia Moore nella parte di Gloria, Nicola Savino che doppia Brad Pitt (Will il Krill) e Linus al posto di Matt Damon (Bill il Krill, l’amichetto), per finire col grande Gigi Proietti che presta la sua inconfondibile (e versatile) voce a Bryan, il capospiaggia, sostituendo il Richard Carter dell'originale. E nella versione anglofona ci sono anche Sofia Vergara (Carmen), Common, l’australiano Hugo Weaving (il vecchio saggio), Magda Szubanski, Anthony LaPaglia e Benjamin "Lil p-Nut" Flores Jr. Sceneggiata dallo stesso Miller con Gary Eck (anche co-regista), Warren Coleman e Paul Livingston, la vicenda riprende il personaggio di Mambo, il re del tip tap dell'Antartide, anzi della terra dei pinguini imperatore, che ora ha dei problemi col figlioletto Erik (dolcissimo e bellissimo), che ha
la fobia per la danza, soprattutto perché si sente 'diverso' e deriso da tutti. Quando Ramon, deluso in amore, decide di ritornare nella propria terra, Erik scappa, con due piccoli amici, sulle sue tracce e incontra lo stravagante Sven, un pinguino nordico che può volare! Mentre Mambo non ha alcuna speranza di poter competere con lui, il piccolo Erik impara che 'volere è potere'.
Ma le cose peggiorano quando il loro mondo viene sconvolto dalle forze potenti della natura, però ‘Irik’ – come lo chiama Sven - scopre il coraggio e la determinazione del padre, quando Mambo riesce a riunire attorno a sé non solo la comunità dei pinguini, ma anche quella dei giganteschi elefanti marini, per rimettere le cose a posto e così salvare tutti da un destino che sembra già segnato.
Prodotto dal regista, con il fratello Bill Miller e Doug Mitchell, il lungometraggio d’animazione ha come produttori esecutivi Chris de Faria, Philip Hearnshaw, Graham Burke e Bruce Berman, mentre David
Peers è il direttore della fotografia che in questi casi è una sorta di co-regista, Rob Coleman il direttore dell'animazione e David Nelson lo scenografo. Le canzoni sono firmate da Pink (Alecia Moore) su musiche di John Powell.
José de Arcangelo

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