
visto che squadra vincente non si cambia, casomai si rafforza, eccoci con “Benvenuti al Nord” variazione tutta milanese della precedente commedia campione d’incassi. Certo, stavolta il soggetto e la sceneggiatura sono frutto della fantasia del regista Luca Miniero e di Fabio Bonifacci perché il film francese – nonostante abbia sfondato al botteghino in patria non ha avuto un sèguito -, ma Dany Boon è ancora produttore esecutivo, con Antonella Iovino, della seconda puntata tutta ‘italiana’.
Se il risultato non raggiunge le vette del primo capitolo, la commedia – nonostante qualche forzatura e luogo comune (magari vero) – diverte ancora e dovrebbe accontentare i tantissimi fan, perché come l’altra evita volgarità e macchiette e si avvale della partecipazione di Paolo Rossi nella parte del capo Palmisan, una sorta di Marchionne delle Poste.
Mattia (Alessandro Siani) in crisi con la moglie Maria (Valentina Lodovini) è costretto a trasferirsi a Milano, incastrato dall’ingenuità dei suoi amici Costabile Piccolo (Nando Paone) e Costabile Grande (Giacomo Rizzo), con la complicità di Alberto. Ma niente paura, ad attenderlo c’è proprio Alberto (Claudio Bisio), alle prese con la moglie Silvia (Angela Finocchiaro, anche nel ruolo della madre/suocera): ora che è finalmente riuscita a tornare a Milano, la detesta a causa delle polveri sottili e dell’ozono troposferico e accusa il marito di trascurarla per il troppo lavoro.
Per lo spaesato napoletano, l’impatto con il Nord e con la vita dell’amico milanese sarà catastrofico al punto che i due, lasciati dalle rispettive mogli, si troveranno a misurarsi con le differenze

etnico-culturali dei loro caratteri. Così facendo Mattia imparerà il senso di responsabilità da Alberto, mentre Alberto ritroverà la leggerezza grazie a Mattia. Ma l’arrivo degli ‘altri napoletani’, inclusa la mamma (Nunzia Schiano) di Mattia, e la conseguente sequela di equivoci metterà nuovamente a repentaglio la loro amicizia. Una festa degli alpini in un paesino di montagna, fra polenta e balli, però porterà la riconciliazione… di tutti, cioè mogli e mariti inclusi. “O nord e o sud anna sta’ assiem” Scapece (Salvatore Misticone) docet.
Stavolta comunque, visto il ‘trasferimento’ a Milano, la Finocchiaro ha una parte - anzi due perché interpreta Erminia, cioè madre e figlia del suo personaggio - più importante della Lodovini che, dopo il prologo, resta al sud per ricongiungersi al gruppo nel finale del film.
Nel cast anche Fulvio Falzarano (Mario), Gianmarco Pozzoli (Magonza), Katia Follesa (tassista) e Teco Celio (leghista).
Un’inedita Milano è fotografata da Paolo Carnera mentre firma le musiche Umberto Scipione. La pellicola è sempre prodotta da Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz e Francesca Longardi, realizzata da Cattleya per Medusa Film, in collaborazione con Sky Cinema

e con Mediaset Premium, e distribuita da Medusa in ben 800 copie! Il successo è, dunque, assicurato.
José de Arcangelo
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