domenica 15 gennaio 2012

"L'incredibile storia - vera - di Winter il delfino", una femmina che visse due volte

Ispirato alla storia vera del delfino Winter e della comunità di Clearwater che si è unita per salvargli la vita, è un’opera cinematografica che, pur rispettando le costanti del cinema hollywoodiano per ragazzi, non eccede con lo zucchero né cade nello strappalacrime. Infatti, se la vicenda vera è stata romanzata per renderla fruibile ad un pubblico familiare, riesce a coinvolgere anche un pubblico adulto, principalmente quello che ama e conosce gli animali, e soprattutto chi ama in particolare i delfini.
Mentre nuota libero, un giovane delfino femmina resta impigliato in una trappola per granchi e riporta gravi ferite alla coda; viene soccorso e trasportato al Clearwater Marine Hospital, dove gliviene dato il nome Winter. Ma la sua lotta per sopravvivere è solo all’inizio.
La perdita della coda – le è stata amputata per fermare l’infezione - può costargli la vita e saranno necessarie l’esperienza di un appassionato biologo marino, il Dr. Clay Haskett (Harry Connick Jr.); l’ingegno di un brillante medico esperto di prostetica, il Dr. Cameron McCarthy (il premio Oscar Morgan Freeman) e l’incrollabile devozione di un ragazzo, l’introverso e solitario Sawyer (Nathan Gamble) che l’ha soccorso per primo, per portare a compimento un miracolo; questo miracolo non solo ha salvato il vero Winter (nel ruolo di se stesso), ma è riuscito ad aiutare migliaia di persone in tutto il mondo.
Quindi, come dicevamo su, “L’incredibile storia di Winter il delfino” è un’avventura ora commovente ora divertente che riflette anche sul potere di guarigione dei legami famigliari, umani e animali, anzi misti.
“Uno dei temi più importanti del film è che tutti noi - gli umani, gli animali, la natura - viviamo insieme – afferma il regista Charles Martin Smith -; siamo parte di una comunità globale che va oltre il genere umano e penso che il film parli di questo in modo profondo e divertente, con cuore e umorismo”.
Il vero Winter è diventato nella realtà il simbolo del coraggio e della speranza per milioni di persone in tutto il mondo - in particolare quelle che devono affrontare disabilità fisiche - colpite dalla sua straordinaria storia di recupero e riabilitazione.
Il film è anche interpretato dalla rediviva Ashley Judd nel ruolo Lorraine Nelson, madre single di Sawyer; Cozi Zuehlsdorff è l’estroversa Hazel, la figlia di Clay, che fa presto amicizia con Sawyer; il veterano Kris Kristofferson è Reed, padre di Clay e nonno di Hazel; Austin Stowell è Kyle Connellan, Frances Sternhagen è Gloria Forrest, e Austin Highsmith è l’assistente Phoebe.
L’ex attore Charles Martin Smith (da “American Graffiti” a “Gli intoccabili” e “Mai gridare al lupo”), passato dietro la cinepresa da oltre vent’anni, ha diretto con mano sicura la sceneggiatura firmata Karen Janszen (“Free Willy 2”) e Noam Dromi. Il film è prodotto da Andrew A. Kosove e Broderick Johnson (candidati all’Oscar per “The Blind Side”) della Alcon Entertainment, e Richard Ingber. Robert Engelman e Steven P. Wegner sono i produttori esecutivi.
La bella fotografia in 3D di Karl Walter Lindenlaub offre il meglio nelle sequenze subacque, mentre lo scenografo Michael Corenblith, il montatore Harvey Rosenstock e la costumista Hope Hanafin offrono una corretta resa tecnica. Le musiche sono state composte dall’attivissimo Mark Isham (da “In mezzo scorre il fiume” a “Nella valle di Elah”).
José de Arcangelo

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