venerdì 31 gennaio 2014
Dalla Francia al Giappone, dopo il 'passaggio' a Roma, approdano sul grande schermo "Belle & Sebastien" per il piacere di grandi e piccini
Finalmente nelle sale il film presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nell'ambito della sezione (ma festival a sé) Alice nella Città, tradizionale ma efficace lungometraggio dedicato ai più piccoli e alle famiglie. E l'uscita ufficiale nei cinema italiani di "Belle et Sébastien" di Nicolas Vanier, è stata preceduta da una serie di eventi e iniziative dedicate ai migliori amici dell'uomo.
Tratto dal libro, anzi dalla serie di romanzi per ragazzi, best seller di Cécile Aubry, reduce di una serie televisiva francese di grande successo in patria (anni Sessanta), poi diventata un cartone animato giapponese altrettanto, anzi ancora più popolare soprattutto per la generazione dei quarantenni di oggi nel mondo, narra con uno stile tra documentario e dramma tradizionale – ma efficacissimo e ‘aggiornato’ - un'avventura, tra lacrime e sorrisi, di un bambino e del bel cagnone, considerato fino ad allora una 'bestia' feroce.
Sebastien (l’esordiente Félix Bossuet), piccolo orfano che vive col nonno ‘adottivo’ e la di lui nipote, trova solidarietà e conforto nell'amicizia con Belle, un grande cane dei Pirenei che abita nei boschi intorno al paese, ovviamente come un randagio, il tutto sotto l’accanito controllo dei nazisti. Il ragazzino, colpito dalla dolcezza dell'animale, dovrà difenderlo da chi lo ritiene un feroce e pericoloso predatore, spinto dal pregiudizio quasi superstizioso.
Il tutto ambientato durante la Seconda guerra mondiale, ma raccontato senza retorica, offrendo allo spettatore vere emozioni e la giusta passione, anche da parte di un bel cast. E, visto il passato da documentarista del regista, lo scenario diventa protagonista, ovvero la natura e gli splendidi paesaggi dei Pirenei sono il merito più grande in una storia – sceneggiata da Vanier con Juliette Sales e Fabien Suarez - che prende dai romanzi soltanto il cuore, ovvero i personaggi e non una storia in particolare.
Nel cast il veterano Tchéky Karyo (nonno César), Margaux Chatelier (Angelina), Dimitri Storoge (dottor Guillaume), Andreas Pietschman (luogotenente Peter), Urbain Cancelier (il sindaco), Mehdi El Glaoui (André) e Paloma Palma (Esther).
La bella fotografia è di Eric Guichard, le funzionali musiche di Armand Amar, mentre il montaggio è firmato da Stephanie Pédelacq e Raphaele Urtin.
José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5)
Nelle sale italiane dal 30 gennaio distribuito da Notorious
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