lunedì 5 maggio 2014

"Back to Front - Peter Gabriel Live in London" solo per tre giorni un film-concerto-evento ma anche un ritratto dell'artista e del musicista

Per soli tre giorni al cinema “Back to Front - Peter Gabriel Live in London” di Hamish Hamilton. Ma non si tratta del consueto film concerto, anzi non solo perché è anche il ritratto di uno dei musicisti e autori più innovativi, amati e influenti dell’era contemporanea.
Ripreso durante i concerti svoltisi allo 02 di Londra il 21 e il 22 ottobre 2013, il fornisce uno sguardo attento sull’artista, approfondendo molti degli argomenti portati avanti durante la sua lunga carriera, sui dischi e negli spettacoli dal vivo, proprio come in questo straordinario concerto in cui Peter Gabriel ritrova la sua band originale della tournée del 1986 (Manu Katché, Tony Levin, David Rhodes, David Sancious e Jennie Abrahamson), per festeggiare il 25° anniversario del leggendario album “So”, definito dallo stesso Peter Gabriel il suo ‘momento da pop star’. Un concerto e un film evento che ripropongono anche dei classici come “Solsbury Hill”, “Digging in the Dirt”, “Sledgehammer”, “Biko”, “Mercy Street” e “ Don’t Give Up”.
E concerto e film si trasformano in un ‘come eravamo’ (giovani), soprattutto per la generazione anni Ottanta (over 50) che attraverso i temi, le canzoni e i personaggi di una volta si può rispecchiare, identificare e magari ricordare, anche con un pizzico di nostalgia. Per i giovani di oggi, invece, è un’occasione per rivivere la musica, l’entusiasmo e la partecipazione di quegli anni - così vicini così lontani - e completamente differente dalle performance e dall’atteggiamento dei fan odierni più scatenati, forse, sempre più giovani, anzi quasi adolescenti.
’altra parte il film dimostra come Gabriel prosegua la sua carriera di innovatore nel campo delle esperienze audiovisive, grazie all’utilizzo della migliore tecnologia disponibile e di un sonoro 5.1 – entrambi di ultimissima generazione - che permettono di creare un evento cinematografico unico e da non perdere, arricchito dal ‘confronto’ in parallelo con le esibizioni di allora. Inoltre, tutte le canzoni sono state ovviamente scritte da Peter Gabriel, tranne “This is the Picture” scritta da Laurie Anderson e “That Voice Again” da David Rhodes. Infine, contemporaneamente alla musica, c’è una sorta di riuscito reportage e delle gustose interviste a tutti i protagonisti.
“Lavorare con le nuove tecnologie – dice Gabriel – mi suscita reazioni contrastanti. In questo caso vivevamo le frustrazioni e i limiti di una nuova attrezzatura ancora da mettere a punto, ma allo stesso tempo eravamo eccitati di essere molto più vicini al modo in cui le cose appaiono nella vita reale. Abbiamo scelto volutamente di mettere in contrasto la risoluzione ultratecnologica che potevamo ottenere con delle tecniche rudimentali di ripresa. Il mio momento preferito è stato quando abbiamo preso un’immagine decisamente sfocata, per migliorare lentamente la sua risoluzione e metterla sempre più a fuoco”.
E il regista, già vincitore del Bafta Award e diverse volte nominato ai Grammy e agli Emmy come regista televisivo e produttore, dichiara: “Quando Peter Gabriel ti telefona e ti dice che vorrebbe collaborare, non ci devi neanche riflettere e accetti subito. E’ una persona straordinaria che ti mette alla prova e che ti fa infuriare allo stesso tempo, un uomo innovativo, creativo ed estremamente intelligente, quindi lavorare con lui è sempre un’esperienza straordinaria. Il mio compito era cogliere lo spettacolo live che Peter e la sua squadra hanno creato con la tournée ‘Back to Front’, e trasportare il pubblico delle sale in questo mondo per 90 minuti. Come fa sempre, anche con questo progetto Peter voleva andare oltre tutti i limiti, così abbiamo girato il film sfruttando una tecnologia innovativa. Credo che il risultato abbia permesso al pubblico di entrare dentro ad un concerto come non era mai avvenuto prima d’ora”. E, secondo noi, ci è riuscito. Peccato che il film venga presentato solo per tre giorni, però una replica è sempre possibile, dipende dalla risposta degli spettatori, fan o meno del grande, inimitabile, Peter. José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Nelle sale solo il 5, 6 e 7 maggio distribuito da Microcinema

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