venerdì 13 febbraio 2015
Ennesima ma sbiadita trasposizione del celeberrimo dramma di William Shakespeare "Romeo & Juliet" diretta dall'italiano Carlo Carlei e adattata dall'inglese Julian Fellowes
Presentato in anteprima mondiale al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2013, approda in sala per San Valentino "Romeo & Juliet", l’ennesima rilettura (tra centinaia, dalla folgorante versione di Franco Zeffirelli, 1968, al recente “Romeo + Giulietta” di Baz Luhrman, 1996, per restare negli ultimi cinquant’anni) del celebre classico firmato William Shakespeare portata sul grande schermo dal regista e sceneggiatore italiano Carlo Carlei (da "La corsa dell'innocente" a "Fluke" e al remake televisivo del "Generale Della Rovere") e sceneggiata dall’illustre Julian Fellowes (“Gosford Park” e il televisivo “Downton Abbey”) col tentativo di adattarla e soprattutto ‘aggiornarla’ ai gusti dei ragazzi d’oggi, in particolare di quelli americani. Ma l’ambizione (o la presunzione, fate voi) dell’operazione non sembra andata a buon fine, perché anziché rafforzare il celeberrimo dramma degli amanti di Verona, è riuscita piuttosto a togliergli l’anima.
Non a caso, lo stesso Zeffirelli aveva scelto quasi cinquant’anni fa attori con il fisico e l’età del ruolo tanto da apparire come dei teen-ager in abiti medievali, e l’ha fatto anche Carlei, ma gli odierni protagonisti – secondo il nostro parere – non hanno né il fascino né l’intensità dei predecessori. Inoltre, sfoltendo il testo originale di particolari apparentemente superflui – pur restando fedele ai dialoghi - per evitare una durata oltre la media, si è resa la storia quasi didascalica, a tratti fredda e senza spessore. Romantica e spettacolare quanto si voglia, ma soprattutto nell’atmosfera (è stata girata fra Verona e Mantova), ma scarna e priva di vere emozioni, tant’è che mancano la sensualità e l’incoscienza dell’amore adolescenziale.
L’immortale storia, ormai universale, dell’amore nato tra due giovani appartenenti a due famiglie rivali – i Montecchi e i Capuletti - in continua guerra, desta l’irritazione del Principe (Stellan Skarsgard) che le ammonirà. Romeo (Douglas Booth, modello e attore, lanciato dalla serie BBC "Grandi Speranze" e al cinema dal successivo “Noah”), rampollo dei Montecchi, infatti, non è interessato all’antica lite. Anzi, è innamorato di Rosalina (Nathalie Rapti Gomez, attivissima in Italia), parente dei Capuletti, una relazione che il cugino Benvolio (l’australiano Kodi Smith-McPhee) lo esorta a terminare. Però, quando in casa Capuleti viene organizzato un ballo in maschera, Romeo decide di partecipare ad ogni costo.
Il signore (Damian Lewis, protagonista di “Homeland”) e la signora (Natasha McElhone) Capuleti, invece, durante la festa sperano di vedere la loro figlia Giulietta (la quattordicenne Hailee Steinfeld, nomination all’Oscar per “Il Grinta”) cedere alla corte del giovane conte Paride (Tom Wisdom), mentre l’adolescente è uno spirito libero e non ci pensa nemmeno, forte della complicità della sua nutrice (la trascurata Lesley Manville).
Ma al ballo tanto Romeo quanto Giulietta restano incantati l’uno dell’altra, dimenticando il resto del mondo. Ballano insieme attirando l’attenzione del cugino di Giulietta, Tebaldo (Ed Westwick, da “J. Edgard” al televisivo “Gossip Girl”) che viene fermato dallo stesso Capuletti, per evitare l’ennesima rissa. Più tardi, i due adolescenti scoprono di appartenere a famiglie rivali ma non si rassegnano. E, se il loro amore non riuscirà a fermare la tragedia, diventerà sempre più forte e andrà oltre la morte stessa.
Nel cast, veramente internazionale (riprese in inglese), anche Laura Morante (Donna Montecchi), Tomas Arana (Montecchi), Christian Cooke (Mercuzio), interprete dell’acclamata miniserie televisiva di Channel 4 "The Promise"; l’inimitabile Paul Giamatti (Frate Lorenzo), purtroppo in un ruolo molto ‘ridotto’; Leon Vitali (speziale), Clive Riche (Pietro) e Anton Alexander (Abramo). Ruoli secondari e comparsate per gli italiani: Angelica Ponti (cantante al ballo), Stefano Patti (Jack), Marco Quaglia (agricoltore) e Samuel Efrati (suo figlio), Simone Grancagnolo (novizio), Sandra Paternostro (domestica Capuleti), Valentina Corti (serva giovane) e Simona Caparrini (amica Capuleti).
La pellicola, prodotta da Amber Entertainment & Swarovski Entertainment in collaborazione con Rai Cinema, vanta una bella cornice: dalla fotografia di David Tatersall al montaggio di Peter Honess, dalle musiche di Abel Korzeniowski alle scenografie ai costumi degli italiani Tonino Zera e Carlo Poggioli; dagli art director Gianpaolo Rifino e Armando Savoia ai decoratori Maurizio Leonardi e Christina Onori.
Jose de Arcangelo
(2 stelle su 5)
Nelle cinema italiani dal 12 febbraio distribuito da Good Films
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