giovedì 30 luglio 2015

"Kristy" di Oliver Blackburn è una riuscita rivisitazione del tradizionale thriller da college: suspense, tensione e brivido assicurati

Finalmente una riuscita incursione contemporanea nel tradizionale thriller/horror di ambiente studentesco, e un film che offre davvero suspense, tensione e brivido. Un thriller realistico ma non inverosimile, inquietante e coinvolgente, per niente ridicolo, anche perché è quasi privo di
dialoghi visto che la protagonista resta sola e isolata per quasi tutta la durata del film. Tutto questo e altro è “Kristy”, scritto da Anthony Jaswinski e diretto da Oliver Blackburn, ambientato in un campus universitario americano rimasto quasi completamente deserto, proprio per le vacanze del Giorno del Ringraziamento.
Infatti, location, struttura e spunto sono classici e seguono le regole del genere ma senza cadute, eccessi né colpi bassi, realizzato dai produttori di “Sinister”. Justine (camaleontica Haley Bennett, vista in “The Hole”), decide di restare nel campus anziché seguire i compagni – incluso il fidanzato Aaron (Lucas Till, dal serial “Dr. House” a “X-Men”) - che hanno preferito tornare a casa per il Giorno del Ringraziamento. Ma proprio quella sera, andata al supermercato prima che il campus venga chiuso, Justine viene presa di mira da una misteriosa e ostile ragazza, appartenente a una gang o setta che sceglie le sue vittime soprannominandole: ‘Kristy’.
Inseguita e tornata in fretta e furia nel campus, dove ancora ci sono una guardia e l’addetto ai giardini, la giovane scopre di essere diventata preda di una caccia spietata e si rende conto che l’unica via di sopravvivenza è affrontare il nemico sfruttando la propria intelligenza, l’astuzia e ogni sua capacità di difesa. Ma ad un certo punto – costretta dalle circostanze - lei stessa si trasformerà in spietata vendicatrice…
E se il film funziona è perché sostenuto da un’asciutta sceneggiatura e da un ritmo serrato che in soli 86’ concentra azione ed emozioni – tutte in una notte - per raccontare la metamorfosi di una giovane ‘normale’, una ragazza qualsiasi che, spinta dalla follia omicida di alcuni suoi coetanei, tira fuori una forza e una determinazione che nemmeno lei sospettava di avere. Inoltre, il film affronta indirettamente anche l’argomento Web, perché la gang agisce sulla rete condividendo le sue atroci azioni come si trattasse di un videogame e lo fa attraverso gli strumenti dei social.
Nel cast anche Ashley Greene (Violet, l’antagonista), già nella saga di “Twilight”; Chris Coy, di “Hostel 3”; Mathew St.Patrick, da “Sleepwalking” a “Rogue: il solitario”; Mike Seal (teppista dal cappuccio nero), Lucius Falick (cappuccio blu), James Ransone (Scott), Erica Ash (Nicole). La fotografia è firmata da Crille Forsberg, il montaggio da Jeff Betancourt e le musiche da François Eudes. José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Nelle sale dal 30 luglio distribuito da Leone Film Group in collaborazione con The Space Movies

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