mercoledì 29 luglio 2015

"Pixels" di Chris Columbus, una commedia per famiglie tra fantascienza e vecchi videogiochi

Un fantascientifico blockbuster estivo per nostalgici, anzi per gli ex ragazzi degli anni Ottanta,
decennio che segnò la fine delle ideologie, la nascita dell’edonismo esasperato e il trionfo, proprio fra i giovanissimi, dei videogiochi, quei videogame che nel giro di meno di vent’anni diventarono obsoleti e finiti in cantina.
“Pixels” parte da questo spunto, anzi, dati ormai per roba inutile e per non buttarli nella spazzatura, sono stati inviati nello spazio nel tentativo di instaurare un contatto con possibili extraterrestri. Ma si dà il caso che gli alieni l’hanno interpretato come un messaggio ostile, anzi come una sorta di dichiarazione di guerra, e hanno deciso di rimandarceli trasformati in giganteschi mostri che invadono il Pianeta con cattivissime intenzioni.
Infatti, scambiando le immagini dei vecchi cari videogiochi classici (Space Invaders, Pac-man, Tetris, Donkey Kong e altri) per una dichiarazione di guerra, una razza aliena attacca la Terra usando gli stessi ‘personaggi’ (costituiti da tanti cubetti) come schemi di attacco ed energia
distruttiva (al solo contatto riducono oggetti e persone in tanti cubetti, appunto). Il Presidente degli Stati Uniti chiama allora il suo amico d’infanzia Sam Brenner (Adam Sandler), campione della categoria anni ’80, insieme al gruppo di amici nerd di una volta – incluso il presuntuoso rivale Eddie (Peter Dinklage) -, per fermare l'attacco e salvare l’umanità.
Tra nostalgia e comicità, “Pixels” segna il ritorno alla regia di Chris Columbus (da “Mamma ho perso l’aereo” ai primi due “Harry Potter”), campione d’incassi proprio in quelli anni con commedie per famiglie e poi, negli ultimi decenni, soprattutto come produttore, e non rinuncia al genere nemmeno stavolta, nonostante l’originale componente fantascientifica. E il versante commedia è, forse, troppo edulcorato.
Scritto da Tim Herlihy e sceneggiato con Timothy Dowling, il lungometraggio è ispirato ad un corto di Patrick Jean e si lascia vedere con simpatia anche da chi non è mai stato un accanito fan dei videogiochi.
Ma verrà apprezzato soprattutto da chi ama la comicità sorniona e al tempo stesso infantile di Adam Sandler, anche perché il protagonista è sostenuto da un bel cast, tra caratteristi e non: Kevin James (il Presidente Cooper), Michelle Monaghan (Violet), Josh Gad (Ludlow), Matt Lintz (Matty), Brian Cox (ammiraglio Porter), Sean Bean (caporale Hill, ufficiale SAS), Jane Krakowski (First Lady Jane), Affion Crocket (sergente Dylan Cohan), Lainie Kazan (Mickey Lamonsof) e un ruolo cameo di Dan Aykroyd (campione MC ’82). José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 29 luglio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italy

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