venerdì 9 ottobre 2015

"Life" di Anton Corbijn narra venti giorni nella vita del mitico James Dean, l'amicizia col fotografo Stock e la nascita di una leggenda

Venti giorni nella vita del mitico e amato Jimmy Dean, una manciata di giorni prima della nascita della fenomenale star, di quello che diventerà poi l’idolo non solo delle ragazzine ma delle intere generazioni degli ultimi sessant’anni.
E lo sceneggiatore australiano Luke Davies (“Paradiso + Inferno”) e il regista Anton Corbijn (“La Spia - A Most Wanted Man”, “The American”, “Control”) – raccontano proprio gli ultimi giorni di anonimato del giovane attore in attesa dell’anteprima newyorkese del suo primo lungometraggio (dei tre che fecero di lui un divo) da protagonista “La valle dell’Eden” di Elia Kazan che l’avrebbe da lì a poco trasformato in un attore leggendario.
Il film narra la storia vera dell’amicizia nata tra il fotografo (anche Corbijn ha iniziato con la fotografia e poi passato al videoclip) della Magnum Dennis Stock (Robert Pattinson, sempre più lontano dal cliché di “Twilight”) e l’attore esordiente James Dean (Dane DeHaan), quando nel 1955 Stock riuscì a farsi commissionare per la rivista Life un servizio fotografico sull’attore, considerato allora da tutti - editori e non - un perfetto sconosciuto.
Stock aveva 26 anni quando nel suo mondo chiuso e conservatore arrivò l’emergente Jimmy Dean, uno spirito libero che avrebbe trasformato la cultura popolare, segnando il passaggio dalla cravatta ai jeans, dai divi di Hollywood agli idoli delle ragazzine. Il servizio per la rivista Life portò i due giovani a intraprendere insieme un viaggio fotografico attraverso l’America – da Los Angeles a New York fino in Indiana, terra di origine di Jimmy – che avrebbe cambiato per sempre la vita di Stock e prodotto alcune delle immagini iconiche dell’epoca. Istantanee originali e sorprendenti che, probabilmente, nessuno avrebbe voluto pubblicare. Infatti, nemmeno la foto in prima pagina, anzi in copertina.
Ma la tenacia e la lungimiranza di Stock vennero premiate perché dopo l’anteprima del film e la pubblicazione del rivoluzionario servizio fotografico su ‘Life’ resero loro due famosi in tutto il mondo. E i ritratti di Jimmy già rivelavano la sua malinconica e autodistruttiva insoddisfazione.
E Dean, bello e dannato, ribelle e tormentato, caotico e anticonvenzionale, dopo “Gioventù bruciata” di Nicholas Ray e “Il gigante” di George Stevens, morì in un terribile incidente stradale a bordo del suo bolide, dopo aver finito le riprese del suo terzo e ultimo film. Quindi, un dramma sulla scia del biopic – anche se non racconta nemmeno un mese nella vita reale del mito – che coinvolge e a tratti commuove, oltre che per il lavoro degli attori, per i rapporti e i retroscena
della Hollywood di allora, ma che riesce a emozionare veramente soprattutto nell’ultima parte, quando Jimmy tornato nella fattoria di famiglia sembra esprimere e ritrovare se stesso, inclusa la fugace amicizia con Stock. Il regista, visto il suo passato di fotografo e con l’aiuto della direttrice della fotografia Charlotte Bruus Christensen (da “Il sospetto” a “Via dalla pazza folla”), sa come ricreare l’atmosfera giusta di quelli anni e di esprimere gli stati d’animo dei suoi personaggi attraverso i loro volti.
Nel cast anche l’italiana Alessandra Mastronardi, nel ruolo di (Annamaria) Pier Angeli, allora giovane attrice più famosa del fidanzato Dean, suicidatasi qualche anno dopo per cui venne accomunata ancora una volta al suo ex; Joel Edgerton (da “Il Grande Gatsby” a “Warrior”), nella parte di John G. Morris, direttore dell’agenzia Magnum, e il premio Oscar Ben Kingsley (da “Gandhi” a “Self/Less”), nel ruolo del produttore Jack Warner.
Girato fra Toronto e Los Angeles, il film vanta nella squadra creativa - che firma l’ottima ricostruzione d’epoca - anche la scenografa Anastasia Masaro (“Parnassus - L’uomo che voleva ingannare il diavolo” e “La madre”), la costumista Gersha Phillips (dal serial “House of Cards” a “The Whistleblower”) e il montatore Nick Fenton (“The Selfish Giant” e “The Double”). José de Arcangelo
(2 ½ stelle) Nelle sale dall’8 ottobre distribuito da Bim Film

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