giovedì 5 novembre 2015

"45 anni" di Andrew Haigh con i premiati a Berlino Charlotte Rampling e Tom Courtenay: una sobria ma commovente storia d'amore

Una toccante e commovente storia d’amore, un dramma sobrio ma ricco di emozioni in “45 anni”, sceneggiato e diretto da Andrew Haigh (“Weekend”) con la splendida coppia Charlotte Rampling-Tom Courtenay, entrambi Orso d’Argento alla 65.a Berlinale, alla miglior attrice e al miglior attore.
Alla vigilia del festeggiamento dei 45 anni di matrimonio, Kate (Rampling) e Geoff (Courtenay) conducono una serena esistenza nella campagna inglese. Ma, ad una settimana dall’evento, Geoff riceve una lettera inattesa: è stato ritrovato in un ghiacciaio svizzero il corpo intatto di Katya, il suo primo amore, dispersa durante un’escursione negli anni Sessanta.
L’uomo cerca di non far trapelare il suo turbamento, ma Kate comincia a scavare nel suo passato fino a scoprire uno sconcertante segreto. Il dubbio s’insinua in lei fino a diventare realtà. Però, veramente il loro amore è stato un ripiego per lui? Oppure è la conferma che il primo amore non si scorda mai, soprattutto se finito tragicamente.
“L’idea del film viene da un racconto di David Constantine – afferma il regista nelle note -, ‘In Another Country’. C’era qualcosa di struggente in questa storia di una relazione che inizia a vacillare proprio quando si avvicina all’ultimo ostacolo prima del traguardo. Come se questo evento del passato, questo corpo di donna conservato nel ghiaccio, avesse aspettato il momento giusto per creare il caos, un caos tutto interiore. I dubbi, le paure e le emozioni represse iniziano a venire
a galla, chiamati in causa paradossalmente da una persona che non esiste più. Il racconto originale era molto conciso e nell’adattamento per il cinema ho voluto aggiungere nuovi elementi, come la festa per l’anniversario, oltre che spostare l’azione ai giorni nostri e non negli anni Novanta: volevo che Kate e Geoff fossero personaggi attuali e che la storia delle loro scelte ci riguardasse più da vicino. Infine, ho deciso di raccontare la vicenda unicamente dal punto di vista di Kate: ci sono molti film sulle crisi esistenziali degli uomini e volevo lavorare su una prospettiva diversa”.
E Haigh ci è riuscito benissimo, raccontando come un evento del passato – rimosso o dimenticato – riesca a mettere a rischio le più solide relazioni; e come il dubbio e l’incertezza possano attentare contro i nostri sentimenti e quelli dei nostri cari.
Quasi un dramma da camera per due interpreti eccezionali, lui da oltre cinquant’anni, diviso tra cinema e teatro - ha debuttato nel Free Cinema inglese con “Gioventù, amore e rabbia” di Tony Richardson -; lei, dal 1964, dopo un piccolo ruolo in “Non tutti ce l’hanno”, ha avuto uno splendido inizio di carriera in Italia, da “Sequestro di persona” di Gianfranco Mingozzi a “La caduta degli dei” di Luchino Visconti e “Il portiere di notte” della Cavani, per approdare poi a Hollywood.
Assecondano gli inimitabili protagonisti Geraldine James (Lena), Dolly Wells (Charlotte), David Sibley (George), Sam Alexander (Chris, il postino), Richard Cunningham (Watkins), Hannah Chambers (agente di viaggio), Camille Ucan (cameriera) e Rufus Wright (Jake). José de Arcangelo
(4 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 5 novembre distribuito da Teodora Film

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