giovedì 26 novembre 2015

Tornano insieme Gianni Zanasi e Valerio Mastandrea per dimostrarci che "La felicità è un sistema complesso" e dolce-amaro

A quasi otto anni dal pluripremiato da pubblico e critica “Non pensarci” (poi serie televisiva), approda nei cinema dopo il passaggio – fuori concorso - al Torino Film Festival, il nuovo film di Gianni Zanasi, sempre interpretato da Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston, entrambi premiati per il precedente lavoro, assecondati dall’aatrice israeliana Hadas Yaron (Coppa Volpi 2012 al
Festival di Venezia per “La sposa promessa”) e un bel cast. “La felicità è un sistema complesso”, sceneggiato ancora dal regista e Michele Pellegrini con Lorenzo Favella, è più vicino al ‘dramedy’ hollywoodiano che alla commedia all’italiana, nonostante i toni siano sempre quelli ‘nostrani’ dal retrogusto amaro, anche perché di ambiente contemporaneo, anzi attuale.
Lo spunto è più o meno lo stesso di “Tra le nuvole” di Jason Reitman con George Clooney, soltanto che lì ‘il tagliatore di teste’ si occupava di operai e dipendenti, qui si tratta di imprenditori destinati a provocare il fallimento delle loro aziende, ‘invitati’ a lasciare ad altri il compito di prelevarle e, quindi, salvarle.
Enrico Giusti (un sempre perfetto Valerio Mastandrea), infatti, avvicina per lavoro dei dirigenti totalmente incompetenti e irresponsabili che rischiano ogni volta di mandare in rovina le imprese che gestiscono. Lui li frequenta, diventa loro amici e infine li convince ad andarsene, magari a godersi la vita in un paradiso tropicale, lontani dalla pazza folla. Apparentemente, evita il crollo delle aziende e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro.
Però un giorno, dopo l’invadente arrivo inatteso della ragazza del fratello – sedotta e abbandonata ma con le chiavi di casa del ‘cognato’ -, Achirinoam (Hadas Yaron), una macchina sprofonda in un lago e tutto cambia. Filippo (Filippo De Carli) e Camilla (Camilla Martini), due fratelli rispettivamente di 18 e 13 anni, restano orfani di una coppia di imprenditori. Enrico ha il compito di evitare che i due adolescenti possano diventare i dirigenti di un gruppo
industriale d’importanza nazionale. Sembrerebbe il caso più facile della sua carriera, anzi il coronamento. Ma tutto si complica perché entrano in gioco i sentimenti, il coinvolgimento emotivo, però forse è il momento giusto per cambiare e tirar fuori il vero se stesso. Tra fughe passate e future, emozioni vissute e libertà ritrovate, fragilità e forza, solidarietà e amicizia, e forse amore, una piacevole commedia dolce-amara su esseri umani messi insieme dal caso o dal destino.
“Questi personaggi – dice Zanasi -, Enrico, la ragazza straniera e i giovani eredi Filippo e Camilla, sono diventati allora destini che si avvicinavano, spinti da una forza ineluttabile. Per Enrico quella di confrontarsi con una cosa per lui molto importante, per capire ora, da adulto, come e quando l’avesse perduta: l’innocenza”. E, dato che nella nostra società contemporanea tutti cerchiamo il cambiamento, per essere se non felici, almeno sereni e poter ritrovare i veri sentimenti che sono il sale della vita.
“Sentivo che era un film che non parlava tanto di ‘massimi sistemi’ – aggiunge il regista – ma di qualcosa di preciso e tangibile che ho avvertito e respirato come una nota di fondo in questi ultimi anni dentro e intorno a me: la fatica del cambiamento, sia dal punto di vista collettivo che da quello personale, e di come questi piani siano intrecciati. “La felicità è un sistema complesso, appunto”.
Comunque, il suo film, dopo una prima parte davvero brillante, fatica un po’ ad andare avanti, ma in fin dei conti si rivela al di sopra della media e sfugge non solo la consueta ‘leggerezza’ del nostro cinema contemporaneo, ma anche una certa, solita, retorica. Completano il cast Maurizio Donadoni (zio Umberto), Teco Celio (Bernini Senior), Daniele De Angelis (Nicola Giusti) e con l’amichevole partecipazione di Paolo Briguglia (Matteo Borghi) e Domenico Diele (assistente di Bernini). José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 26 novembre distribuito da Bim Film

Nessun commento: