lunedì 14 dicembre 2015
Per celebrare in anteprima le feste natalizie e gli Ottant'anni dalla nascita di "Pavarotti - Concerto di Natale" dei celebri Tre Tenori
Ecco “Il” Concerto di Natale tenuto da Luciano Pavarotti e i suoi amici e colleghi Plácido Domingo e José Carreras, che eseguono i più celebri, popolari e amati canti natalizi in tutte le lingue possibili, quindi, non soltanto italiano e spagnolo, lingue madri del trio, ma soprattutto europee, dal francese al tedesco, dal polacco all’inglese. Non solo un irripetibile spettacolo per chi ama la buona musica perché si va dalla lirica alla melodia, da “Silent Night” a “Tu scendi dalle stelle”, da “White Christmas” a ”Dormi oh bambino”, da “Feliz Navidad” a “Cantique de Noel” (Holy Night), da “Winter Wonderland” a “Happy Christmas / War is Over” di John Lennon e Yoko Ono, quindi fra tradizione e modernità.
Il 23 dicembre 1999 le tre grandi voci celebrarono lo spirito del Natale grazie ai canti più famosi nello storico, tradizionale, concerto al Konzerthaus di Vienna, in un evento che - riproposto in versione restaurata al cinema col titolo “Pavarotti – Concerto di Natale” - diventa un omaggio alla eccezionale arte di Luciano Pavarotti a ottant’anni dalla sua nascita, per ricordare una carriera straordinaria, nel corso della quale ha venduto più di 100 milioni di dischi nel mondo per un genere (quello dell’opera) che prima del suo arrivo non aveva mai nemmeno sfiorato vette così alte.
Eravamo negli anni Novanta, in cui Pavarotti, Domingo e Carreras divennero per tutto il mondo i i leggendari ‘Tre Tenori’, da quando si erano incontrati per la prima volta a dividere il palcoscenico in occasione dei Mondiali di calcio del 1990, alle Terme di Caracalla, diretti Zubin Mehta. E, proprio in quell’occasione, si celebrava anche il ritorno sulle scene di Carreras, colpito tre anni prima dalla leucemia. Da allora divennero un trio rimasto inseparabile per oltre un decennio.
Certo “Pavarotti – Concerto di Natale” non è altro che un film-concerto, diretto da David Mallet, però i protagonisti sono straordinari, i canti e le canzoni belle e celeberrime, mentre la parte tecnico-formale è quella convenzionale delle riprese televisive di quindici anni, con qualche tentativo di ripresa a volo d’uccello all’interno della sala. Però anche la colonna sonora è stata restaurata in alta definizione. Quindi, un bel regalo di Natale, soprattutto per chi non l’ha mai visto né ascoltato perché o non era piccolo oppure non ancora nato, e un’occasione per chi invece lo vuole riascoltare e vedere su grande schermo nella sala buia.
José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5)
Nei cinema italiani solo il 14 e il 15 dicembre distribuito da Microcinema
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