mercoledì 24 febbraio 2016

Parte il progetto dell'ANAC "Cinema nelle Biblioteche" portando in provincia opere prime (e non) low cost e di qualità bandite dal mercato cinematografico. Per ora solo nel Lazio

In partenza un importante progetto: “Cinema nelle Biblioteche” progetto dell’ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici – che ha vinto il bando della Regione Lazio e finalizzato alla promozione delle biblioteche e alla diffusione della cultura cinematografica, nella maggior parte dei casi si tratta di film indipendenti e opere prime italiane trascurate o bandite dal ‘mercato’.
L’iniziativa si svolge da Febbraio a Settembre 2016, e prevede la selezione di 20 film italiani le cui caratteristiche rispondono alle indicazioni del bando della Regione Lazio. Quindi, basso costo di produzione (spesso degli stessi autori), scarsa visibilità nella distribuzione tradizionale nelle sale cinematografiche che ha impedito a film anche di grande qualità culturale di essere visti e apprezzati dal grande pubblico.
Questi film saranno proiettati nelle biblioteche del Lazio che hanno aderito al progetto e sono divise in 4 ‘poli’ (da nord a sud): polo del Viterbese (Viterbo, Soriano nel Cimino, Canepina, Vignanello); polo del Ceretano Sabatino (Anguillara, Campagnano, Ladispoli, Formello, Santa Marinella); polo dei Castelli Romani (Grottaferrata, Albano, Genzano); polo sud Pontino (Fondi, Monte San Biagio, Castelforte, Lenola) che rispondono ad una determinata collocazione geografica. Fanno parte della selezione di 20 film le cui caratteristiche rispondono alle indicazioni del bando: “Aquadro” di Stefano Lodovichi, “Arianna” di Carlo Lavagna, “Assolo” di Laura Morante, “Banana” di Andrea Jublin, “Bella e perduta” di Pietro Marcello, “Benur” di Massimo Andrei,
“Biagio” di Pasquale Scimeca, “Bolgia totale” di Matteo Scifoni, “Il venditore di medicine” di Antonio Morabito, “La bella gente” di Ivano De Matteo, “La terra dei santi” di Fernando Muraca, “Marina” di Stijn Coninx, “Neve” di Stefano Incerti, “Non essere cattivo”, pellicola postuma di Claudio Caligari, proposta all’Oscar dall’Italia; “Patria” di Felice Farina, “Per amor vostro” di Giuseppe M. Gaudino, Coppa Volpi a Venezia per Valeria Golino; “Ridendo e scherzando”, il documentario sul padre maestro di Paola e Silvia Scola; “Seven Little Killers – Eppideis” di Matteo Andreoli, “Spachetti Story” la commedia sorpresa di Ciro De Caro; e “Take Five” di Guido Lombardi.
“Ho sempre amato le biblioteche – ha detto l’Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, Livia Ravera, alla presentazione stampa -, mi fanno sentire a casa. Tutte quelle stanze silenziose, arredate dall’intelligenza degli altri (quella che sta nei libri), imprigionano una sorta di calore, ti fanno sentire protetta dalla noia e dal tempo, sono un rifugio insostituibile”.
“Nei piccoli centri, nei paesi, nelle periferie – ha proseguito -, poi, le biblioteche svolgono una funzione democratica davvero fondamentale: danno a tutta la popolazione la possibilità di leggere, di informarsi, di collegarsi in rete, di soddisfare le proprie curiosità, di stimolarne altre. Sono avamposti di alfabetizzazione per chi non ha consuetudine con la parola scritta, sono nutrimento gratuito per tutti gli altri”.
“Bene, da oggi questi luoghi benedetti consentiranno anche, ai loro frequentatori, di godersi un film. E non uno di quei prodotti commerciali che non è difficile trovare nelle multisale di provincia, ma un film di qualità, uno di quei film che si possono vedere soltanto nelle città grandi, nei piccoli cinema (sempre che non abbiano appena chiuso, strozzati dalle spese, come l’Alcazar di Roma). Le biblioteche, dunque, diventeranno sale cinematografiche: un accesso privilegiato alla varietà dell’offerta, per chi vive lontano dal centro, un’occasione imperdibile, per il cinema indipendente, per i film low budget, per il cinema meno facile, di circolare davvero, di ampliare il proprio raggio di azione, di essere visti”.
Infatti, si tratta di un’occasione unica per ‘recuperare’ piccole grandi chicche di vari generi, non solo opere sperimentali e/o complesse, ma anche commedie, documentari, thriller, drammi psicologici o sociali. Quindi, l’offerta è per tutti i gusti e pubblici, il posto inconsueto (ma non troppo), è l’unico ostacolo per riuscire ad avere una normale circolazione, è che questo opere sono davvero indipendenti, low cost, ma nella maggior parte originali e con idee, finalmente, nuove. E una seconda chance per film e autori lasciati fuori dal ‘mercato’ cinematografico, ma anche per gli spettatori che risiedono lontano dalle metropoli.
“Uscire per andare al cinema – ha concluso Ravera -, uscire per andare in biblioteca. Invece di svenire sul divano, mentre, sull’elettrodomestico di sempre, scorrono immagini che non hai scelto. E che non sono state scelte per te”. Parte integrante dell’iniziativa è il sito www.cinemanellebiblioteche.it. Oltre ad offrire tutte le informazioni relative alle proiezioni, ai film, agli autori e alle biblioteche metterà a disposizione uno spazio, seguito da una redazione, per sviluppare un dialogo col pubblico.
Alla presentazione romana dell’iniziativa, nei giorni scorsi alla Casa del Cinema, hanno partecipato anche Francesco Ranieri Martinotti, presidente dell’ANAC; Alesandro Rossetti, Consigliere ANAC, ideatore e direttore artistico del progetto e Franco Montini, Presidente del Sindacato Critici Cinematografici Italiani (SNCCI). Tutti, insieme a diversi autori tra cui Laura Morante, oltre a sostenere il progetto, hanno condiviso le parole dell’Assessore Ravera, offrendo il loro punto di vista dal settore culturale in cui svolgono la loro attività. José de Arcangelo

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