giovedì 17 marzo 2016

Arriva nelle sale il pluripremiato film bulgaro ispirato ai fratelli Dardenne: "The Lesson - Scuola di vita" sull'impossibilità di essere giusti e onesti

Un film ispirato a una storia di cronaca e al cinema dei fratelli Dardenne sull’impossibilità di essere giusti e onesti nella nostra società contemporanea. Dramma scioccante e coinvolgente, opera prima, di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (che firma anche il montaggio) ovvero “The Lesson - Scuola di vita” con un’intensa protagonista Margita Gosheva pluripremiata nei festival internazionali.
L’odissea di un’insegnante di inglese, Nadia (sorprendente la Gosheva) che, prima della lingua e della letteratura, ai suoi allievi vorrebbe insegnare l’onestà e il rigore morale. Infatti, quando una delle studentesse viene derubata, Nadia non ammette che il furto resti impunito ed esige che il colpevole venga fuori. Ma la scoperta dell’imminente sfratto la costringerà a cambiare prospettiva e, messa alle strette – né il padre né lo strozzino ‘l’aiuteranno senza interessi morali’ -, si scoprirà anche lei disposta a tutto pur di ottenere i soldi di cui ha bisogno per sopravvivere e salvare la famiglia. Alla fine si renderà
conto che in una società spietata e ingiusta il confine tra giusto e ingiusto è più sottile ancora di quanto potremmo credere. Infatti, a volte (e sempre più spesso) la vita ci costringe a mettere in discussione tutto ciò in cui crediamo, ad accettare compromessi, ad arrendersi al ricatto, a cedere alla corruzione imperante. Un amaro quadro d’attualità – mette in risalto anche la ‘burocrazia’ bancaria che non perdona nemmeno la mancanza di qualche centesimo - che esce anche dai confini in cui è ambientato per diventare universale, soprattutto in questi anni di grande crisi economica mondiale. Forse, solo se avete vissuto situazioni simili, qui ovviamente esasperate, capirete che non si tratta di un racconto inverosimile.
“Alcuni anni fa – dichiarano i registi nelle note – venne riportato in televisione che, in una cittadina bulgara, una donna aveva rapinato una banca. Tutti sospettavano che fosse stata una tossicomane, una criminale… Nessuno poteva immaginare che la rapinatrice della banca fosse in realtà una rispettabile insegnante con due lauree. La frase ‘insegnante rapina una banca!!!’ era una contraddizione in sé, e per questo volevamo saperne di più. Questo evento, accaduto nella nostra realtà, ci aveva lasciato una profonda traccia e aveva fatto sì che ci chiedessimo – quale è la ragione che spinge una persona rispettabile a diventare una criminale?
Volevamo raccontare la storia in modo crudo. Ci siamo adoperati per cercare di raccontarla in modo estremamente veritiero, per creare un film che raccontasse una storia amaramente realistica. Abbiamo scavato a fondo nel mondo interiore dell’insegnante smuovendo i suoi conflitti interiori e facendo emergere la lotta con la sua stessa moralità”. E ci sono riusciti ottimamente restituendo sentimenti ed emozioni scavando nel profondo dell’abisso in cui pian piano la donna precipita e con la quale lo spettatore non può che identificarsi, perché anche nel nostro quotidiano piccoli problemi e conflitti diventano man mano sempre più ingombranti facendoci precipitare dall’ansia nell’angoscia, se non addirittura nella disperazione.
Il film non ha ricevuto nessun finanziamento economico da parte del Bulgarian Film Center – come era accaduto in precedenza per il pluripremiato cortometraggio “Jump” (che continua a ricevere numerosi premi nei festival internazionali e che ha avuto, nel 2014, una nomination all’European Film Awards. I registi si sono autofinanziati e hanno cercato investitori privati che fossero disposti a rischiare i loro soldi. “The Lesson” è il primo lungometraggio di una futura trilogia, tre storie ispirate alla vita reale, ma non autobiografiche. L’argomento che accomuna le tre storie è la silenziosa ribellione delle persone comuni che combattono la logica mercantile, crudele e cinica del mondo in cui viviamo.
Nel cast del film, presentato a una ventina di Film Festival Internazionali, tra cui Toronto, Trieste e San Sebastian raccogliendo ben 17 premi, anche Ivan Barnev (Mladen, il marito), Ivan Savov (il padre), Ivanka Bratoeva (la compagna), Stefan Denolyubov, Poli Angelova (segretaria), anche produttrice, e Atanas Batroev (il poliziotto). José de Arcangelo
(3 ½ stelle) Nelle sale italiane dal 17 marzo distribuito da I Wonder Pictures – UnipolBiografilm Collection HANNO DETTO “Un film avvincente ed essenziale con lo stile e la forza dei fratelli Dardenne” (Variety) “Terribilmente affascinante” (The Guardian) “Asciutto, amarissimo, aderente alla realtà, essenziale anche grazie alla superba interpretazione dell'attrice teatrale Margita Gosheva…” (Cinematografo)

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