mercoledì 30 marzo 2016

Dramma familiare in commedia, garbato e controcorrente, "Come saltano i pesci" di Alessandro Valori con Simone Riccioni, Giorgio Colangeli e Maria Amelia Monti

Un originale dramma familiare sulla scia della commedia, “Come saltano i pesci” di Alessandro Valori, da un soggetto di Simone Riccioni (anche protagonista), Serena De Angelis e Valori stesso, nelle sale dal 31 marzo.
“Dopo un film drammatico come ‘Radio West’ e una commedia come ‘Chi nasce tondo’ – esordisce Valori -, con ‘Come saltano i pesci’ ho idealmente continuato la ricerca sull’identità e la rappresentazione: su chi siamo veramente al di là delle apparenze, quando la vita e gli eventi ci pongono di fronte alla realtà delle cose e alla nostra intimità più autentica e dobbiamo farci i conti. Volevo esporre uno spunto di riflessione non didattico né moralizzante, in cui il pubblico può riconoscersi, uno spunto per interrogarsi sui rapporti nella nostra famiglia. Volevo
veicolare temi drammatici, umanizzarlo su tutte le sfaccettature del personaggio, una famiglia perfetta che si rivela diversamente”. “E’ nato da un sogno – ribatte Riccioni – su una famiglia strampalata e ne ho parlato con Alessandro. Una famiglia normale come tutte che ha uno scheletro nell’armadio, una verità non completa. E volevo raccontarlo in un film controcorrente come i pesci. Poi gli attori si sono innamorati della storia”.
I nostri protagonisti – aggiunge il regista – sono come pesci nel mare e, come fanno i pesci in natura, ognuno attua la sua strategia di sopravvivenza: c’è chi si unisce al branco e chi salta fuori dalle reti”. Sceneggiato dalla De Angelis e Paula Boschi, il film ‘indipendente’ narra la vicenda del ventiseienne Matteo (Riccioni) che ha una vita apparentemente perfetta e un sogno nel cassetto.
Ha due genitori, Italo (il super attivo Giorgio Colangeli) e Mariella (un’inedita Maria Amelia Monti) che lo amano profondamente e una sorellina disabile, Giulia (la rivelazione Maria Paola Rosini) che vede in lui il suo eroe. In attesa di essere preso a Maranello (come il padre è un ottimo meccanico), riceve una telefonata che fa sgretolare il suo mondo perché scopre che poggiava su una bugia. Matteo parte alla ricerca della verità ma la realtà che troverà è molto diversa da quello che immaginava e, in un susseguirsi di eventi e incontri scopre delle persone che faranno parte della sua nuova esistenza e scoprirà quale sarà il suo, possibile, futuro.
“Per Maria Pia ci siamo messi in contatto prima con l’Anffas Macerata, poi con quello nazionale, il vice presidente Marco Scarponi ci ha fatto incontrare delle persone speciali ed è arrivata Maria Pia Rosini che si è formata anche con noi a teatro. Poi è nata la decisione di partecipare al messaggio che rientrava nella filosofia dell’Anffas, delicatezza e realismo nel presentare la famiglia così com’è. Sono persone veramente speciali con una capacità in più”.
“I ragazzi sono bravissimi – confessa Maria Amelia Monti – sono stata colpita perché mi è stato offerto un ruolo non comico, tra l’altro mi chiedono sempre le stesse cose. Sono stata colpita anche da Biagio Izzo, perché un attore potrebbe far tutto benissimo ma raramente ha l’occasione. Poi con Giorgio e ‘mia figlia’ mi sono anche divertita. Un film controcorrente, una storia diversa da quelle che si vedono al cinema”.
“Siamo stati bene per tanti i motivi – ribatte Colangeli -, personaggi, una storia complicata ma semplice da raccontare emotivamente, girata fuori Roma, nelle Marche, grazie al decentramento avviato dalle Film Commission, e che ha le sue tradizioni anche a livello nazionale. A proposito di scheletri nell’armadio ricordavo anche quelli della mia famiglia. Il film però è garbato, senza estremismi né violenza”. “Ho lavorato con attori bellissimi – chiosa Maria Paola -, ho provato emozione, eccitazione e tante cose belle. Ho fatto quattro anni di teatro e vorrei continuare a fare l’attrice ma prima devo finire la benedetta scuola!”
“Come saltano i pesci” è un film piacevole che unisce lacrime e sorrisi, gioia e dolori, divertimento e riflessione perché, come nella vita reale, le famiglie cosiddette ‘normali’ e apparentemente felici hanno problemi, conflitti e qualche segreto nascosto o da nascondere. “Penso che sia una storia universale - Marianna Di Martino nel ruolo di Angela – perché tutte le famiglie hanno cose da nascondere, sbagliate a fin di bene, devono lottare contro degli ostacoli. E nonostante gli errori andare avanti insieme, e avere la volontà di superarli”.
“Ho avuto la fortuna di partecipare a questo progetto – dichiara Brenno Placido nella parte di Luca – e un ruolo molto bello con tante sfumature. Sono emozioni che viviamo tutti i giorni con delle sorprese anche amare. Un’esperienza meravigliosa, e sono stato colpito dal fatto che con poche risorse a volte si riesca a fare opere di qualità grazie al contributo umano”. Merito di Valori, infatti, è stato anche quello di scegliere un cast eterogeneo ma affiatato, dove attori comici recitano in ruoli drammatici e viceversa, sono e rappresentano due generazione a confronto, ma non necessariamente in conflitto.
“Ho pensato ad ogni film come un prototipo – conclude il regista – e che gli attori spesso vengono utilizzati in ruoli fotocopia, mentre si cresce interpretando ruoli diversi. Ho imparato da loro e ho avuto delle belle sorprese”. Nel cast anche: Biagio Izzo (Sandro), Luigi Moretti, Albino Marino, Maria Chiara Centorami (Lisa), Sarah Maestri (Francesca) e Armando De Razza nel ruolo del commissario. José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 31 marzo distribuito da Mariposa - Multivideo

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