giovedì 21 aprile 2016

"Truman - Un vero amico è per sempre" di Cesc Gay con l'eccezionale coppia Ricardo Darin-Javier Càmara offre lacrime, sorrisi ed emozioni

Finalmente approda nei cinema italiani il film spagnolo dell’anno (2015), vincitore del premio ex-aequo per i due protagonisti al Festival di San Sebastian, di ben cinque premi Goya (Miglior Film, Miglior sceneggiatura, Miglior Attore protagonista e non
protagonista), l’Oscar iberico, e premio del pubblico al Toronto International Film Festival, con una coppia eccezionale: l’argentino Ricardo Darin (da “Il figlio della sposa” a “Il segreto dei suoi occhi” e “Cosa piove dal cielo”) e lo spagnolo Javier Càmara, lanciato da Almodovar in “Parla con lei”. “Truman - Un vero amico è per sempre” scritto e diretto da Cesc Gay (da “Kràmpack” a “Una pistola en cada mano”) – presentato a Roma nei giorni scorsi dal regista e da Càmara -, è una commedia in raro
equilibrio fra tristezza e ironia, sorrisi e lacrime, che però non cade mai nel facile pietismo o nel sentimentalismo ricattatorio, offrendo vere emozioni fino alla commozione. Una storia sempre ardua da rappresentare sullo schermo che Gay ha trasformato in una calibratissima sceneggiatura (scritta con Tomàs Aragay), dopo aver elaborato il lutto per un amato familiare al quale aveva accompagnato negli ultimi mesi di vita. “Allora avevo scritto un diario – dice – per ordinare pensieri, emozioni e sentimenti, e dopo aver girato ‘Una pistola in cada mano’, lo ritrovai e mi sono rimesso a scrivere”.
Julian (un sempre diverso e sorprendente Darin), attore argentino e classico ‘galan’ (il tipico seduttore) vive da lungo tempo a Madrid, e riceve l’improvvisata visita di Tomàs, un carissimo amico di gioventù trasferitosi in Canada, dove ha moglie e figli. Insieme a Truman (il nome nasce da un quadretto di Truman Capote in casa di Darin, in realtà si chiama Troilo), il fedelissimo e inseparabile cane di Juliàn, un bullmastiff che considera come un figlio, i due amici passeranno quattro giorni intensi e indimenticabili, nonostante la difficile situazione che Juliàn sta affrontando (ha scoperto di avere una malattia incurabile). E, infatti, come nella vita tra i due uomini si rinnova quell’insieme di humour e commozione, di tristezza e allegria, che si condivide nelle vere amicizie, e che diventa più forte di ogni cosa.
“Con Javier – riprende Gay – ho fatto tre film, con Ricardo solo uno, e ci conoscevamo poco, ma per intuito pensavo che il rapporto tra loro due avrebbe funzionato. Ogni mattina andavamo a colazione a casa Darin per entrare nell’umore e nell’atmosfera del film. Ripeto non si conoscevano nemmeno loro, perché nel precedente film non lavoravano insieme, ma ognuno si è adattato al personaggio, ha capito cosa fare per mantenere l’equilibro fra tristezza e divertimento e ha poi fatto quello che volevo”. “Cesc ha fatto il miracolo – ribatte Càmara – perché Ricardo è un simbolo ispano, è ammirato ovunque, c’è un’empatia universale e volevo conoscerlo. E’ uno che condivide la scena con facilità, un attore molto generoso con tutti, è l’umiltà in persona, tanto che fra vent’anni voglio diventare come lui. Come il vostro Toni Servillo, il meglio. Scoprire il mistero di questo attore che ha
il dono dell’universalità, è stato semplice quanto capire come lui lavora. Un giorno rivedendo una scena mi ha fatto ripetere una frase e mi ha guardato ‘come la dici non sembra vera, devi lavorare con tutta sincerità’. E lavorare con lui è stata una master class”. “Quella in cui si parla di eutanasia è solo una scena – dichiara il regista -, quando arriverà il momento, se lui è libero di vivere, penso sarà libero anche di morire. Ma questo non c’è nel film, la morte non la vedi e se verrà sarà il personaggio, arrabbiato e coraggioso, a decidere, anzi magari a cambiare idea”.
“Il cane appariva mentre stavo scrivendo – spiega – e, come succede con i personaggi che man mano crescono, anche Truman è diventato terzo protagonista, perché volevo che diventassero un trio. In un certo senso, il cane rispecchia la solitudine e la preoccupazione di Julian per lui. Perciò ho deciso d’inserirlo nella locandina per dare un’aria da commedia non tanto triste. Purtroppo il cane è morto mesi dopo (di leishmaniosi) e abbiamo deciso di dedicargli la pellicola. Ricardo che ha quattro cani, ha detto Troilo mi ha lasciato”.
“In Spagna è stata un’organizzazione per salvare il bullmastiff – dichiara la produttrice Marta Esteban – che prima veniva considerato negativamente, e la prima razza canina proibita. E’ stato comprovato che stanno bene con le persone, anzi sono l’ideale per aiutare i bambini autistici, infatti prima Troilo non lavorava per il cinema ma per questi bambini”. Una commedia dolce-amara sugli affetti – tra uomini, donne e animali – nei momenti più difficili della vita, ma sullo sfondo anche su eutanasia, che si ispira alla realtà ma l’affronta con la delicatezza del caso, senza bisogno di colpi bassi né di scene madri, nemmeno di discorsi inutili o retorici in cui spesso cadono i film del genere. Quindi, un film da non mancare per chi ama il vero cinema, quello che offre le vere emozione della vita, quella reale e senza effetti speciali, anzi con affetti speciali.
“Truman’ è una sfida – afferma l’autore nelle note -. La sfida di riuscire a superare il panico che si impossessa di noi quando la vita ci pone davanti alla malattia e alla possibilità di una fine imminente, che sia la nostra o quella di qualcuno che ci è caro. E’ il tentativo di esplorare come reagiamo agli imprevisti, al dolore e all’ignoto. Ma ‘Truman’ è anche un film sull’amicizia e sul rapporto tra due uomini che si ritrovano ad affrontare questa avversità; un uomo che è malato e l’amico che gli sta vicino. Due uomini e un cane, il fedele compagno del nostro protagonista, Truman: è lui che dà il titolo al film”.
“E’ un film sugli uomini – conclude Gay -, perché per i maschi è difficile esprimere quello che sentono, sia la fragilità sia la tristezza. E gli uomini sono persino incapaci di parlare sull’argomento. Con due donne protagoniste sarebbe stato un film ben diverso. Non mi sono ispirato particolarmente a qualche film o autore. Inconsciamente credo a Michael Haneke (‘Amour’) e al Nanni Moretti de ‘La stanza del figlio’, due film che mi sono piaciuti molto. Moretti per l’umorismo e Haneke per le emozioni. Ma quando sto preparando un film cerco di non guardare altro perché tutto finisce per influenzarti”.
E Càmara dichiara che, oltre “Il Papa giovane” con Paolo Sorrentino, ha lavorato in “Por la ciudad”, con un regista che “si avvicina agli attori, per una storia descrittiva e generazionale”; e ora sta girando “The Queen of Spain” di Fernando Trueba con Penelope Cruz e Chino Darin, figlio di Ricardo, “un omaggio al cinema” che dovrebbe diventare una trilogia, iniziata anni fa con “La niña de tus ojos” (La niña dei tuoi sogni). Nel cast anche l’argentina Dolores Fonzi (Paula), Eduard Fernandez (Luis), Alex Brendemuel (veterinario), Pedro Casablanc (dottore), José Luis Gomez (produttore), Elvira Minguez (Gloria), Oriol Pla (Nico) e Silvia Abascal (Monica). Il direttore della fotografia è Andreu Rebés, il montatore Pablo Barbieri, mentre la musica è di Nico Cota e Toti Soler. José de Arcangelo
(4 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 21 aprile distribuito da Satine Film CURIOSITA’ “Truman - un vero amico è per sempre” ha vinto il Premio per il Benessere degli Animali dell’Associazione Veterinari di Madrid per “la grande sensibilità e realismo con cui il film spiega il legame emotivo tra una persona e il suo animale domestico e il grande impegno con cui ne ricerca il benessere”. E’ stato ora segnalato da Fnovi – Federazione Nazionale Medici Veterinari Italiani con la seguente motivazione: “Questa opera descrive con una delicatezza priva di smancerie il momento che precede la fine della vita e potrebbe sembrare impossibile
descrivere la difficoltà di dare l’addio agli amici e stare loro vicini, accettando scelte che non hanno ritorno. Truman sospira e scodinzola con discrezione, zoppica leggermente, non è un cucciolo, è il compagno di vita da tanti anni. Gli occhi dei protagonisti hanno l’intensità che deriva dalla comprensione della irreversibile realtà e dal conforto che solo gli amici veri possono dare, di qualsiasi specie animale essi siano. Non possiamo fare altro che ringraziare il regista per la sua capacità di narrazione. Gli amici restano sempre insieme e proseguono insieme a quelli che restano il viaggio della vita”.
Al film hanno aderito anche Associazione Amica, per la tutela animali abbandonati; Fondazione Baratieri Onlus, che si occupa anche di diffondere una corretta cultura cinofila per favorire la convivenza e la relazione tra essere umano e cane; Lega Nazionale per la Difesa del Cane, gestione quotidiana di canili-rifugio, campagne e azioni di denuncia; L’Oipa, prima confederazione internazionale di associazioni animaliste e protezioniste; Balzoo, Banco Italiano Zoologico Onlus, il primo Banco Italiano di Alimenti per cani e gatti.

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