giovedì 23 giugno 2016
Finalmente sul grande schermo italiano, il film d'animazione candidato all'Oscar e ispirato alla mitologia irlandese: "La canzone del mare"
Dopo il grande successo al Festival di Toronto 2014 e la nomination all’Oscar 2015 per il Miglior lungometraggio d’animazione, arriva finalmente nei cinema italiani un cartone animato ispirato alla mitologia delle Selkies del folklore irlandese, che vivono come foche in acqua, ma acquisiscono sembianze umane sulla terra.
“La canzone del mare” di Tomm Moore è un vero trionfo dell’animazione europea visto che si tratta di una coproduzione tra Irlanda, Francia, Danimarca, Belgio e Lussemburgo, sceneggiata dallo stesso regista (da un suo soggetto) con Will Collins). E che si tratta di un cartone europeo al cento per cento, lo conferma la partecipazione italiana di tre disegnatori su 20: tre giovani italiani diplomati al Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino: Giovanna Ferrari, Alessandra Sorrentino e Alfredo Cassano.
Narra la storia del piccolo Ben e della sua sorellina muta Saoirse - l'ultima bambina foca – che, portati in città con la forza dall’autoritaria nonna - si avventurano in un fantastico viaggio attraverso un mondo di antiche leggende e magia nel tentativo di ritornare nella loro casa-faro.
Un film che conquista grandi e piccini perché fonde la magia delle vecchie fiabe e le emozione dei sentimenti universali, leggende irlandesi e scandinave, il disegno tradizionale (fatto a mano e solo rielaborato in computer grafica) e le nuove tecnologie, all’insegna dei valori e della poesia, tra mito e realtà, sogno e leggenda.
Proprio per questo ha il fascino delle antiche canzoni irlandesi e la suggestione delle illustrazioni senza tempo.
“Song of the Sea” (titolo originale) affronta temi quali perdita e dolore, gioia e sofferenza, amore e sacrificio, rapporti fraterni e tra padre e figli, ma lo fa con delicatezza ed eleganza, nel tentativo di farci capire che in realtà sentimenti ed emozioni, positive o negative che siano, fanno parte della nostra esistenza e ci aiutano a crescere, a diventare adulti e sopravvivere. E offre una varietà di personaggi legati alla mitologia universale quali la strega/gufo, il vecchio saggio dai capelli della lunghezza infinita, così come il legame con il mare e con gli animali, il cui riferimento è il cinema del maestro giapponese Hayao Miyazaki.
Le musiche sono del compositore francese Bruno Colais (autore anche delle colonne sonore di altri cartoon come “Mune” e “Coraline e la porta magica”) e della band irlandese Kíla, collaboratori del precedente film del regista “The Secret of Kells”.
José de Arcangelo
(4 stelle su 5)
Nelle sale italiane dal 23 giugno distribuito da Bolero Film
HANNO DETTO
“Abbagliante. Una meraviglia per gli occhi” (Variety)
“Incantevole” (Washington Post)
“Un racconto magico e malinconico” (The Guardian)
“Un vero gioiello d’animazione” (Screen Daily)
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