mercoledì 7 settembre 2016

Ecco la versione francese di una commedia argentina: "Un amore all'altezza" di Laurent Tirard col premio Oscar Jean Dujardin in versione 'ridotta' e la bella e 'alta' Virginie Efira

Arriva nei cinema italiani il rifacimento francese del film argentino “Corazon de Leòn” (Cuore di Leone) di Marcos Carnevale (ora al Festival di Venezia, Cinema in Giardino, per presentare la versione argentina del francese “Quasi amici”, ovvero “Inseparables”!), enorme successo in patria però non distribuito all’estero, “Un amore all’altezza”, scritto (con Grégoire Vigneron) e diretto da Laurent Tirard (“Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” e il sequel “Le vacanze del piccolo Nicolas”) e
interpretato da Jean Dujardin (premio Oscar per “The Artist”) e Virginie Efira (da “Il mio migliore incubo” a “20 anni di meno”). Il risultato è una piacevole commedia incentrata sulla ‘diversità’ e dintorni. Racconta l’insolita storia di Diane (Efira), giovane bella e brillante avvocato, spiritosa e determinata che ha appena messo fine a un matrimonio in crisi e ora si è pronta per trovare l’uomo della sua vita.
E così, un giorno riceve una telefonata di un architetto chiamato Alexandre (Dujardin) che ha trovato il suo cellulare, e ne resta affascinata dal suo tono gentile, spiritoso e apparentemente colto. Ben presto fissano un appuntamento, però il loro primo incontro non andrà affatto come previsto… dato che lei è molto alta e lui, al massimo arriva al metro e 45 cm. Nonostante l’imbarazzo e gli equivoci, i pregiudizi e una sorta di razzismo di tutti quelli che la circondano, la donna finisce per innamorarsene.
“Quando ho visto, quel film (argentino ndr.) – afferma Tirard – mi ha stregato. Aveva una vera storia, era forte, audace e originale. Ho capito immediatamente che aveva un grosso potenziale comico.” Quindi si tratta di un remake ‘europeo’ in cui cambia l’ambientazione e la mentalità generale, ma non troppo, magari è un adattamento più consone alla società francese, ma Tirard e i suoi interpreti ricreano la comicità dei contrasti e l’umorismo della vita quotidiana. E, come di solito nei film d’oltralpe, i dialoghi sono ironici e credibili, divertenti e mai volgari.
Inoltre sono riusciti gli effetti speciali (digitali e con l’uso di una controfigura, soprattutto quando il protagonista è di spalle), visto che Dujardin non è altissimo (1,82), ma nemmeno come il protagonista, basso oltre la media (1,45) ma proporzionato), infatti divi come Alan Ladd (1,62 m) e il contemporaneo Tom Cruise (1,70 m) sono poco più alti, e spesso hanno fatto uso di pedane e doppi tacchi quando la partner lo richiedeva. Il gioco delle differenze funziona, anche se non eccelle, ma diverte e mette a nudo tutto i pregiudizi e l’intolleranza del caso. Non solo.
Nella pellicola recitano anche Cédric Kahn (Bruno), Stéphanie Papanian (Coralie), César Domboy (Benji), Edmonde Franchi (Monique), Manoelle Gaillard (Nicole), Bruno Gomila (Philippe) e lo stesso Tirard in un ruolo cameo. Le musiche originali sono di Eric Neveux, mentre nella colonna sonora c’è la giovane cantante australiana Emilie Gassin che porta nel film una ventata di aria fresca e di atmosfere folk. Emilie ha arrangiato una nuova versione di “Freed from Desire”, incisa in esclusiva per il film, e per celebrare il ventennale della canzone e per amore del cinema francese. Inoltre ci sono alcuni pezzi pop che accompagnano diverse sequenze della commedia: “Last Dance” di Donna Summer, “Hope There’s Someone” di Antony & The Johnsons e “England Skies” di Shake Shake Go. José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 7 settembre distribuito da Lucky Red

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