mercoledì 9 novembre 2016

Dalle Giornate degli Autori a Venezia all'Annecy Cinema Italien approda nelle sale "La ragazza del mondo" opera prima di Marco Danieli con Sara Serraiocco e Michele Riondino

Dopo la calda accoglienza alle Giornate degli Autori al Festival di Venezia, “La ragazza del mondo”, opera prima di Marco Danieli (dopo dieci anni di documentari, corti e videoclip), ha raccolto una serie di premi nazionali e internazionali, ed ora arriva nelle sale italiane. Un
viaggio nel mondo dei Testimoni di Geova, così vicino così lontano, perché si tratta di una comunità che vive all’interno della nostra società senza mai ‘confondersi’ né ‘mischiarsi’. Infatti, quello della giovane Giulia (Sara Serraiocco) è un mondo antico e sospeso, fatto di rigore e testi sacri, che esclude con ferocia chi non vi appartiene. E per un’adolescente vicina alla
maturità diventa una prigione. Invece il mondo di Libero (Michele Riondino) è quello di tutti gli altri, il nostro, di chi sbaglia, di chi si arrangia cercando un’altra occasione e di chi ama senza condizioni. E quando Giulia incontra Libero scopre di poter avere un altro destino, tutto da scegliere, quello della libertà di sbagliare e di ricominciare daccapo. La loro è una storia d’amore purissima e inevitabile e per i due ragazzi inizia un intenso e tormentato periodo di vita insieme, scelta che
comporterà per Giulia una totale esclusione dal mondo dei Testimoni di Geova al quale appartiene, persino dalla propria famiglia. Libero farà a Giulia il dono d’amore più grande di tutti: la libertà, appunto, di appartenere al mondo, per lei un mondo nuovo, luminoso e pieno di futuro. Almeno finché dura… Un racconto asciutto e coinvolgente, senza giudizi né pregiudizi, che Danieli affronta con onestà, senza calcare la mano, illustrando piuttosto che denunciando, lasciando ai personaggi e allo spettatore la ‘libertà’ di interpretare e/o giudicare per conto loro, attraverso il loro punto di vista e la loro esperienza personale.
“Ho sempre nutrito grande interesse per i tema dell’identità – confessa il regista -, della costruzione della persona, del rapporto tra individuo e collettività. Quello dell’ortodossia religiosa è a mio avviso un contesto ideale per approfondire queste tematiche, perché la manifestazione della volontà individuale si scontra, inevitabilmente, con quelle che sono le sovrastrutture etiche e di pensiero della comunità”. La relazione tra i due giovani mette a nudo tutte le contraddizioni e i pregiudizi di entrambe le parti, e la loro ricerca di una propria identità, del raggiungimento della maturità attraverso una strada che si deve percorrere insieme o da soli, liberi da imposizioni o condizionamenti.
“Proprio per questo – riprende il regista -, nonostante il mio film sia dominato da una storia d’amore complessa e appassionata, lo considero un racconto di formazione e non un film sentimentale. L’amore per Libero, un ragazzo dal passato difficile, spinge la protagonista alla ricerca della propria identità ma non è il punto di arrivo del suo percorso: è soltanto il catalizzatore del cambiamento. La vera emancipazione per Giulia arriverà nel momento in cui imparerà a contare sulle proprie forze”. Sceneggiato dal regista con Antonio Manca, “La ragazza del mondo” è sostenuto da una coppia di giovani attori che offrono il meglio di loro disegnando con naturalezza due personaggi credibili, assecondati da Marco Leonardi (Celestino) e Stefania Montorsi (Costanza), i genitori di Giulia; Pippo Delbono (Giacomo, ‘anziano’ della Congregazione), Lucia Mascino (prof.ssa Donati), Martina
Cerroni (Simona), sorella di Giulia; Giorgio Careccia (Daniele, malavitoso), Maria Chiara Giannetta (Loretta, amica di Giulia), Alessandra Vanzi (Monica), madre di Libero; e Andrea Mautone (‘anziano’ della congregazione). La fotografia è firmata da Emanuele Pasquet e le musiche originali da Umberto Smerilli. Prodotto da CSC Production con Rai Cinema e in coproduzione con Barbary Films. José de Arcangelo (3 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 9 novembre distribuito da Bolero Film
TUTTI I PREMI Prix du Jury Jeune per il film e Prix d’Interpretation Feminine per Sara Serraiocco al Festival Annecy Cinema Italien; Premio Francesco Pasinetti – SNGCI 2016 Migliori attori a Michele Riondino e Sara Serraiocco; Premio Carlo Lizzani 2016 (ANAC); Premio Brian 2016 (UAAR); Premio Opera Prima Francesco Rosi.

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