domenica 27 novembre 2016

"Palle di neve" del canadese Jean-François Pouliot (e François Brisson) è un cartoon sull'amicizia, la pace e la speranza

Arriva un film d’animazione originale e coinvolgente, “Palla di neve” di Jean-François Pouliot (e François Brisson), non proprio destinato ai più piccini, però sempre all’insegna di valori come l’amicizia, la pace e
la speranza. Reduce di un grande successo non solo in patria, ‘il primo blockbuster canadese d’animazione’ è il rifacimento di un cult anni Ottanta con bambini in ‘carne e ossa’, firmato André Mélançon, “Il cane che fermò la guerra” (La guerre des tuques, 1984).
Infatti, il lungometraggio affronta ed esplora le complesse dinamiche dei legami che si creano nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, il ruolo che hanno la competizione e la solidarietà all’interno della vita dei ragazzi e, in filigrana, anche le dinamiche della ‘guerra’ che si affrontano fin dalla prima infanzia. Visto che pur sempre di guerra si tratta, nonostante non si usino armi vere, alla fine c’è sempre un innocente a pagare e/o rimetterci. Non a caso, una nota amara nel finale, farà capire ai bambini l’assurdità del loro gesto e lascerà uno degli spunti di riflessione più importanti del film e non solo per i ragazzi.
Tratto dal romanzo, il film e la sceneggiatura originale di Roger Cantin e Danyèle Patenaude, rivisitati dallo sceneggiatore Paul Risacher, “Snow Time!” (titolo originale) ne resta fedele. Per non annoiarsi, anzi per divertirsi durante le vacanze invernali i ragazzi di un paesino immerso dalla neve decidono di organizzare una grande sfida a palle di neve. Una ‘piccola grande guerra’ tra due squadre avversarie che il caso vuole vengano capitanate da Luke, che porta sempre con sé una tromba e suona uno straziante Silenzio (ha perso il padre proprio in guerra), e Sophie, appena trasferitasi nel paesino con la sorellina Lucie. Sophie e la sua truppa
si arroccheranno in un elaborato fortino di neve, ideato dal ragazzino più creativo del gruppo - Franky Quattr’occhi -, dagli assalti del più numeroso team di Luke. Quindi, vincerà la sfida la squadra che, alla fine, riuscirà a occupare il fortino per ultima. Un dolce cagnone sarà il loro testimone/mascotte. Però, quello che doveva essere un passatempo allegro e divertente, si trasformerà ben presto in un vero e proprio conflitto. La gioia tornerà soltanto quando i bambini decideranno di distruggere il fortino fino all’ultimo mattone di neve, piuttosto che accanirsi l’uno contro l’altro ma… E
i bambini impareranno la lezione da soli, visto che – come nel classico “La guerra dei bottoni” (dal libro di Louis Pergaud ne sono state tratte tre versioni 1962, 1994 e 2011), anzi di più – di adulti qui non c’è nemmeno l’ombra. Il tutto raccontato in soli 80 minuti, quanto basta per far capire ai ragazzi che ogni competizione esasperata, portata avanti ad ogni costo, non può che portare odio e distruzione, non c’è poi divertimento quando si procurano agli altri e a se stessi dolore e sofferenza. Il disegno si ispira alla tradizione –
canadese e non – offrendo personaggi che ricordano i vecchi pupazzi di legno vestiti con pezze di stoffa, anche se realizzati con ultimissime tecnologie 3D e con un azzeccato gusto per l’immagine – a tratti persino magica e poetica - sia dei fondali sia dell’ambientazione. Alla colonna sonora hanno contribuito i migliori artisti del Quebec, dalla star internazionale Celine Dion a Simple Plan, da Walk Off the Earth a Groenland e Marie-Mai. José de Arcangelo
(3 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 24 novembre distribuito da Notorious IL REGISTA Dopo una lunga carriera nel cinema (è assistente operatore in “C’era una volta in America” di Sergio Leone e “Hotel New Hampshire” di Tony Richardson), la pubblicità (Grand Prize al Mondial de la Publicité Francophone e premio Clio a New York), Jean-François Pouliot ha esordito come regista della tragicommedia “La grande seduzione” (2004), presentato in 65 festival internazionali, in oltre 25 nazioni, e pluripremiato. Seguito da
“Le Guide de la Petite Vengeance” (2006), che ha ricevuto il Rouyn-Noranda Film Festival’s Audience Award e ha avuto 4 nomination ai Genie; “Facing Champlain” (2008), un film in 3D, in collaborazione con il National Film Board del Canada, usando le tecnologie di stereoscopia più all’avanguardia – sia a livello d’animazione sia di live action – che ha conquistato la critica a La Rochelle Film Festival e fa parte della selezione del Quebec City Musée de la Civilization fino al 2018. Nel 2010 gli fu commissionato da parte del Governo Canadese e Le Cirque du Soleil di scrivere e dirigere il film “Glimpse”, una produzione video artistica pensata per uno schermo gigante e semicircolare che è stata in mostra nel padiglione canadese durante l’Esposizione Universale
di Shanghai 2010. Nel 2011 è il Musée du Fjord du Sagnenay a chiedergli un viaggio virtuale attraverso il fiordo di Saguenay usando schermi multipli e le tecniche visuali più avanzate tra cui l’innovativo FreeD, tecnologia sviluppata dalla compagnia eSpace W.L. Inc. dello stesso Pouliot. Infine, nel 2013 dirige “Dr. Cabbie”, una commedia cross-culturale girata tra Nuova Delhi e Toronto. Tutti i suoi film sono stati enormi successi al box office canadese. Ora Pouliot ha in cantiere diverse nuove commedie, tra cui Les 3 p’tits cochons” (I tre porcellini) e “Les Bougon”.

Nessun commento: