giovedì 17 novembre 2016

Torna in gran forma l'animazione russa col campione d'incassi nell'Est e Medio Oriente: "Bianca & Grey e la pozione magica" di Volkov

Torna l’animazione russa da oltre vent’anni lontana dai nostri schermi e reduce del maggior successo dell’anno in corso, in patria e all’estero – soprattutto nei paesi dell’Est europeo e
Medio Oriente: “Bianca & Grey e la pozione magica”, una favola morale che è rientrata più volte nelle classifiche internazionali dei film imperdibili dell’anno, anche secondo la rivista specializzata online Cartoon Brew. Scritto da Neil Landau, Sugar 1Kg e Maxim Sveshnikov e diretto da Maxim Volkov (animazione ed effetti visivi) e Andrey Galat (storyline e narrazione), narra di una magica lontana terra, dove in
un piccolo e pittoresco villaggio immerso fra prati verdi e colline, vive felicemente un gregge di spensierate pecore. Però la loro tranquillità viene drasticamente interrotta quando un branco di lupi si accampa in un burrone nelle vicinanze. In conformità con le antiche tradizioni, il saggio capobranco Magra annuncia che il suo futuro successore dovrà dimostrare di essere il più forte tra i suoi rivali. Quando il potente e sanguinario Ragear si fa avanti, l’unico lupo che ha il coraggio di sfidarlo è Grey, il favorito
del branco, ma goffo e senza speranze. Per diventare un leader e conquistare l’amata Bianca, Grey si reca nella foresta, dove incontra un campo di conigli nomadi. Dopo aver rassicurato i nuovi amici che non ha intenzione di mangiarli, Grey chiede consiglio alla gitana indovina Mami che, dopo aver sentito, il racconto della sua situazione, gli offre una pozione magica. Ma, dopo aver bevuto la pozione, Grey scopre di essere stato trasformato in un ariete anziché in un super lupo…
Prodotta dalla Wizart Animation, studio cinematografico russo specializzato in animazione per famiglie e sostenuto da una squadra di abili professionisti del settore, infatti, non si tratta, come si potrebbe credere, di un progetto semplice, dato che ci sono voluti ben cinque anni (e il lavoro di duecento persone) per portarlo a termine. Un cartoon che unisce tradizione e innovazione, disegno classico e nuove tecnologie. Accurato fin nei minimi particolari (vedi il manto degli animali), offre una ricca galleria di bestiole antropomorfe intorno ai protagonisti: Moz, agnello
ingenuo e dall’animo gentile; Lyra, pecora dal carattere mite e spensierato; Shia, agnello dispettoso a cui piace seminare zizzania; Ziko, ariete eccentrico e stravagante; Bucho, gigantesco e forzuto bue muschiato dal cuore tenero. Quindi, un piacevole divertimento per grandi e piccini in cui vengono messi in luce dei valori come l’amicizia, l’identità, l’amore, la tolleranza e non ultimo il coraggio, visto che Grey scoprirà che anche le pecore sono capaci di dimostrare forza e coraggio, appunto.
“Il protagonista della storia è Grey – dichiara l’animatore-regista Maxim Volkov –, giovane lupo che viene trasformato in un ariete. La magia non trasforma solo l’apparenza fisica del lupo, ma anche il suo atteggiamento e il suo modo di pensare subisce una modifica, Grey infatti inizia a pensare proprio come farebbe una pecora. Abbiamo dato vita a due mondi completamente opposti, in modo che la differenza tra i due emergesse chiaramente e fosse facilmente riconoscibile dallo spettatore. Il gregge formato dalle pecore prende spunto dagli hobbit, un gruppo di piccole
creature che vivono in un villaggio a loro misura che comprende una piazza, uno stadio in cui disputare gare ‘Corna contro Zoccoli’. Il branco dei lupi si ispira invece ai gruppi di guerrieri nomadi che vivono al riparo in rifugi di fortuna accampandosi nel primo luogo a disposizione ma rimanendo sempre vigili, in guardia e pronti all’azione. Si tratta evidentemente di due luoghi totalmente differenti”. José de Arcangelo
(3 stelle su 5) Nelle sale italiane dal 17 novembre distribuito da Barter Entertainment

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