giovedì 8 dicembre 2016

Una pseudo demenziale commedia da terzo millennio per "La festa prima delle feste", scritta da sei persone e diretta da due, con Jason Bateman, Jennifer Aniston e T.J. Miller

Sceneggiata da Justin Malen, Laura Solon & Dan Mazer, da un soggetto di Jon Lucas, Scott Moore & Timothy Dowling, e diretta da Josh Gordon e Will Speck, ovvero scritta da 6 persone e diretta da due “La festa prima delle feste” prende spunto da una galleria di commedie che vanno dai classici – veri capolavori di Wilder,
Edwards e Landis – per scivolare nel demenziale, ma sprecando citazioni e riferimenti e due attori, anzi tre, come Jason Bateman (Josh Parker), Jennifer Aniston (Carol Vanstone), ormai diventata il cliché della ‘cattiva, tosta e antipatica’ e il ‘giovane comico’ T.J. Miller (Clay Vanstone), il dissoluto ma generoso fratello (di lei), con una lunga gavetta in tivù dopo l’esordio in “Cloverfield” e visto anche in
“Transformers 4”. Quindi, una commedia che, nelle intenzioni, parte come “Animal House” e scivola presto nella scia di “American Pie” e della contemporanea “Una notte da leoni”, tanto che la si può tranquillamente scambiare con un nostro ‘cinepanettone’ doc, e che probabilmente divertirà gli adolescenti e, forse, anche gli adulti che vorrebbero trovarsi nei panni trasgressivi degli ‘impiegati’.
Chicago: quando l’amministratore delegato dell’azienda cerca di chiudere la filiale gestita dal fratello scapestrato, questi, insieme al direttore del suo reparto tecnico, decide di trasformare la festa dei colleghi d’ufficio in un epico mega party di Natale (infatti il titolo originale recita “Office Christmas Party”) nel tentativo di convincere un potenziale cliente, e in questo modo concludere una vendita che potrebbe salvare tutti i posti di lavoro. Ma la festa diventerà un vero demenziale caos a base di alcol, sesso e droghe con la letterale distruzione dell’ufficio. E con un sorpresa finale.
Quindi, una commedia americana demenziale di nuovo millennio anche se qui i protagonisti sono adulti (mal cresciuti o che si comportano ancora da giovani, anzi da adolescenti), però la ricetta non cambia poi tanto visto i risultati, anche se stavolta si tratta, appunto, della festa di Natale anticipata in ufficio, e dagli effetti catastrofici grazie al consueto mix di sesso, volgarità - ormai accettate nel genere e dal pubblico -, cocaina e alcol che trasformano, anzi liberano i personaggi, pronti a concedersi ogni tipo di trasgressione.
Nel cast anche Olivia Munn (Tracey Hughes), vista in “X-Men: Apocalisse”; Kate McKinnon (Mary, l’impiegata che quando è stressata o nervosa ‘scorreggia’), proveniente dal mitico “Saturday Night Live”; Jillian Bell (Trina), non a caso interprete l’anno scorso di “Sballati per le feste!”; Rob Corddry (Jeremy), notissimo volto tivù e creatore della serie “Childrens Hospital”; e Courtney B. Vance (Walter Davis, il malcapitato ‘cliente’), da trent’anni attivissimo fra piccolo e grande schermo. José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale dal 7 dicembre distribuito da Universal International Pictures Italia

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