giovedì 6 aprile 2017

Un melanconico viaggio in Spagna alla ricerca della squadra del cuore e di loro stessi nella commedia "Ovunque tu sarai" di Roberto Capucci

Arriva nei cinema una piacevole opera prima in commedia di produzione indipendente: “Ovunque tu sarai” di Roberto Capucci con un efficace quartetto d’attori capeggiato da Ricky Memphis, Primo Reggiani, Francesco Montanari e Francesco Apolloni, affiancati per l’occasione dalla cubana (nel film spagnola) Ariadna Romero.
Una coproduzione indipendente Italia-Spagna che non ha niente da invidiare alle contemporanee con tanti mezzi e nomi di grido. Una storia non proprio originale e on the road che però offre un punto di vista e un quadro non superficiale – come potrebbe sembrare - dell’amicizia e il ritratto dei quattro amici
apparentemente ‘uguali ma diversi’ che, forse, ritroveranno se stessi. Amici da sempre, Francesco (Reggiani), Carlo (Memphis), Loco (Apolloni) e Giordano (Montanari), lasciano Roma direzione Madrid a bordo del loro pulmino scassato per festeggiare l’addio al celibato di Francesco ma soprattutto per fare, come successo già altre volte, un viaggio insieme, anzi una trasferta. Infatti, il
viaggio è anche un pretesto per andare a vedere la propria squadra del cuore (ovviamente la Roma) in gara di Champions League contro il Real Madrid (la partita è quella del 2008). Nel loro percorso incontrano Pilar (Romero), una bellissima e simpatica cantante spagnola che si unisce al gruppo e, involontariamente, porta scompiglio all'interno dell’affiatato quartetto favorendo, tra imprevisti e risate, litigi e situazioni rocambolesche, anche il venire a galla di diversità e insicurezze, segreti e bugie, manie e cose mai dette. E, al loro ritorno nulla sarà più come prima.
I riferimenti ci sono – soprattutto “Febbre a 90” e certe nostre commedie contemporanee su viaggi e rimpatriate – e qualche luogo comune del caso per forza di cose anche, ma “Ovunque tu sarai” - sceneggiato dallo stesso Capucci con Apolloni -, va oltre la superficie per riflettere - e qui si discosta dalle ‘commediole’ a cui sembra ispirarsi - su quel momento dell’esistenza in cui ci si sente soli, e su una generazione di ‘giovani’ quarantenni o quasi, condannati a restare ‘immaturi’ per sempre.
“Quello che volevamo – confessa il regista nelle note – era raccontare innanzitutto quattro personaggi che avessero una tridimensionalità, che avessero dei segreti, dei conflitti interni e che questi potessero emergere attraverso il confronto con gli altri. Volevamo raccontare un momento emblematico… che potesse essere significativo per tutti, la ‘linea d’ombra’ (quella di Joseph Conrad ndr.) di quattro amici e il momento in cui la vita ti mette davanti la possibilità di attraversarla. Volevamo che quella trasferta diventasse ‘quel famoso viaggio’ che avrebbe in qualche modo cambiato le loro vite per sempre”.
Il tutto – in un’ora e mezza - arricchito anche dalle esperienze personali di Capucci e Apolloni, veri appassionati di calcio ma anche di cinema, che in un finale dolce-amaro e malinconico, riescono a emozionare e commuovere lo spettatore, dopo averlo coinvolto e divertito. Certo, non sarà un capolavoro ma si rivela comunque al di sopra della media e chi dice di vedere dei personaggi poco credibili dovrebbe guardarsi intorno, o addirittura se stesso, perché ci vuole sempre un po’ di ironia e di autocritica. L’atmosfera però è quella un po’ anni Settanta/Ottanta, ma la malinconia è attuale.
Assecondano Memphis e Reggiani (le caratterizzazioni più riuscite), Apolloni e Montanari (un po’ sopra le righe), Davide Ricci, Alessandro Bardani, Astrid Pinero Herrera, Fabrizio Sabatucci, Cristiana Vaccaro, José Maria Blanco, Pino Insegno e Daniela Poggi. Ruolo cameo per l’ex giocatore della Lazio Bruno Giordano, costretto a giocare insieme ai 4 tifosi romanisti contro gli spagnoli in uno sperduto campetto spagnolo. Il direttore della fotografia è Andrea Arnone, il montaggio di Francesco Galli e le musiche di Marco Conidi, Daniele Bonaviri e Valerio Calisse. José de Arcangelo
(2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 6 aprile distribuito da M2 Pictures

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