venerdì 13 luglio 2018

Un horror girato nel 2014 che prende spunto dalle molestie, abusi e violenze sessuali nella mecca del cinema: "Starry Eyes" con Alex Essoe

Un inquietante horror sul tema (non nuovo) di ‘Me Too”, ma in anticipo visto che “Starry Eyes”, scritto e diretto da Kevin Kolsch & Dennis Widmyer è stato realizzato nel 2014, ovvero quasi tre anni prima delle denunce contro abusi e violenze a Hollywood e dintorni, anzi in tutto il mondo. Sarah (Alex Essoe) è una delle migliaia di ragazze che sognano di sfondare nel mondo dorato di Hollywood, ma nel frattempo è costretta a lavorare
in un fast food, tra un deludente provino e l’altro. Quasi per caso le capita quello apparentemente giusto, ma come era prevedibile l’incontro esclusivo col vecchio produttore si rivela il solito ricatto, deve accettare l’abuso sessuale. Delusa decide di lasciar perdere senza cedere a compromessi, ma una volta tornata alla solita routine di ‘amici sfigati’ quanto lei (l’aspirante regista ‘vive’ in macchina) e lo stressante lavoro nel locale che aveva già lasciato, entra in crisi e stavolta fissa lei l’appuntamento, senza
sapere che la sua decisione la porterà a vendere l’anima al diavolo (il produttore è capo di un’oscura setta satanica), anzi il suo corpo per poi rinascere da star. La crisi psicologica corre parallelamente col deteriorarsi del suo corpo (la parte non consigliabile ai deboli di stomaco), trasformandola anche in una spietata e vendicativa assassina, assetata di sangue. E, alla fine, rinascerà come una magnifica farfalla, ma senz’anima.
Mai uscito nelle sale italiane, nonostante sia al di sopra della media, formalmente accurato e la protagonista sia veramente brava e premiata in diversi festival del genere, il film è reperibile in streaming e/o Dvd. Infatti, “Starry Eyes” infatti inizia con il ritratto psicologico della protagonista, introversa e ansiosa, per poi pian piano diventare un vero e proprio horror contemporaneo e realistico, dove paranormale e satanico, sembrano pretesti pressoché inutili.
Nel cast, oltre la Essoe, Amanda Fuller (Tracy), Noah Segan (Danny), Fabienne Therese (Erin), Shane Coffey (Poe), Natalie Castillo (Ashley), Pat Healy (Carl), Nick Simmons (Ginko), Maria Olsen (Casting Director), Marc Senter (l’assistente) e Louis Dezseran (il produttore) La fotografia è di Adam Bricker e le musiche di Jonathan Snipes. José de Arcangelo (2 ½ stelle su 5)

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