sabato 22 giugno 2019

"La prima vacanza non si scorda mai" di Patrick Cassir narra le terribilmente comiche vicende di una 'coppia in prova' in Bulgaria

La Francia riscopre la ‘commedia turistica’ di una volta, aggiornata e corretta ad opera di Patrick Cassir, sceneggiatore (con Camille Chamoux, anche protagonista femminile) e regista, in “La prima vacanza non si scorda mai”, sulla scia del non dimenticato Philippe de Broca - maestro francese del genere dagli anni Sessanta agli Ottanta -, anche se non riesce ad eguagliarlo. Comunque si tratta di un gradevole spettacolo sui toni surreal-grotteschi, magari con un tocco meno sofisticato ma più volgar post moderno.
I trentenni Marion (Chamoux) e Ben (Jonathan Cohen) vivono a Parigi, ma si conoscono su Tinder e questo è praticamente tutto ciò che hanno in comune, almeno finché non si incontrano. In realtà è che non potrebbero essere più diversi: lei è intrepida e ama l’avventura, lui è ordinato e ipocondriaco. Ma gli opposti si attraggono e, dopo una notte di sesso sfrenato, decidono di trascorrere insieme le loro vacanze estive: a metà strada tra le loro destinazioni già programmate, Beirut per Marion, Biarritz (in famiglia) per Ben, finiranno per ritrovarsi niente meno che in… Bulgaria. Tra ostelli pseudo hippy, spiagge affollate e sport estremi, il viaggio di Marion e Ben si trasformerà in un’avventura on the road trascinante e rocambolesca, un’esperienza indimenticabile nel bene e nel male. Quasi una versione soft-comica di “Hostel”, visto che si ride più del solito. Grazie anche ad un'affiatata coppia di attori.
Quindi, “La prima vacanza non si scorda mai” (Premières Vacances) è una commedia che gioca sugli equivoci (e su generi diversi) che si susseguono nelle vicende di ‘una coppia in prova’ che decide di prendere una vacanza insieme in una destinazione decisa dal caso, ma che riserva catastrofiche sorprese, come quelle che (ri)trovano turisti allo sbaraglio in paesi apparentemente vicini ma tremendamente sconosciuti, soprattutto in quanto ad usi e costumi.
E sulla Bulgaria il regista confessa: "Trovo questo paese molto cinegenico. Ho visto della bellezza in molti posti. Gli edifici sono piuttosto bassi quindi di vede molto il cielo, la montagna è superba. Quindi un paese molto originale da filmare. E poi c'è soazui, i grandi spazi che chiamano il cinema. Il sole entra facilmente nel film".
Nel cast anche Camille Cottin (Fleur), Jérémie Elkaim (Romain), Vincent Dedienne (Arthur), Dominique Valadie (Nicole), Svetlana Gergova (Koukou). José de Arcangelo (2 ½ stelle su 5) Nelle sale italiane dal 20 giugno distribuito da I Wonder Pictures

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