martedì 9 luglio 2019

Il thriller "Welcome Home" di George Ratlif con Aaron Paul, Emily Ratajkowski e Riccardo Scamarcio, delude le aspettative

“Welcome Home” è un thriller italo-americano, tra verità e menzogna, amore, sesso e tradimento, firmato George Rattlif (“Joshua” e “Hell House”) che prende spunto da tante altre storie del genere, dal weekend in un posto tranquillo che diventa incubo alla villa in mezzo al nulla e dal
proprietario misterioso, per finire in modo (esasperatamente) prevedibile e al tempo stesso inverosimile. Anche perché le nuove tecnologie si rivelano spesso fuori uso e senza campo al momento giusto. Quindi un film di genere dove più che gli attori trionfa la cornice e la banalità (del male?).
Una giovane coppia americana, Bryan e Cassie (Aaron Paul ed Emily Ratajkowski), decide di trascorrere un periodo di vacanza insieme nella campagna italiana, anzi umbra, per cercare di recuperare il loro rapporto in crisi. Ma non hanno fatto i conti con il bel tenebroso vicino di casa(le), Federico (Riccardo Scamarcio sotto tono come gli altri), ma nemmeno col proprio passato... Peccato perché la tensione non sale e la suspense latita, i personaggi, le situazioni e l’ambientazione sono stereotipati e/o superficiali e non
riescono a coinvolgere lo spettatore. E i riferimenti sono troppo alti da raggiungere, mentre i rimandi all’attualità (criminale) sono davvero solo accennati. Tutta colpa della debole sceneggiatura di David Levinson che fa acqua da tutte le parti. O quasi. Da segnalare solo la ‘cartolinesca’ fotografia di Shelly Johnson. Nel cast anche Katy Saunders (Alessandra), Francesco Acquaroli (Eduardo) e Alice Bellagamba (Isabella). Produttori esecutivi gli italiani Monika Bacardi e Andrea Iervolino. José de Arcangelo
(2 stelle su 5) Nelle sale italiane dall'11 luglio 2019 distribuito da Altre Storie / Minerva Pictures

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